Coronavirus: Piazza Affari perde il 5,4% e manda nel panico i listini mondiali

di Andrea Fontana e Cheo Condina

Coronavirus, Ftse Mib a picco
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L’esplosione dei contagi da coronavirus in Italia scatena il panico sui listini mondiali. Mentre Wall Street viaggia in profondo rosso tutta l’Europa chiude in forte ribasso con Piazza Affari peggiore del Vecchio Continente che cede il 5,43% e annulla i guadagni del 2020 in una delle sedute peggiori degli ultimi anni. Il tutto mentre lo spread Btp-Bund si è allargato fino a 145 punti base, il greggio è crollato del 4,5% (Wti a 50,9 dollari al barile) e l’oro, classico bene rifugio, ha toccato i massimi degli ultimi sette anni per poi chiudere 1675 dollari l’oncia (+1,6%).

I dati provenienti dall’Italia sul coronavirus hanno generato pessimismo tra gli operatori principalmente per due motivi: dimostrano che la diffusione del morbo non è in fase discendente e, soprattutto, fanno temere per le conseguenze sull’economia italiana, che potrebbe scivolare in recessione, e di conseguenza anche su quella europea e globale. In Borsa crollano così i settori della grande distribuzione, dei viaggi, delle materie prime, del lusso e in generale quelli più esposti all’export. A Piazza Affari la peggiore è la Juventus Fc, in rosso dell’11,8% dopo la semestrale (perdita netta di 50 milioni) e la prospettiva dei mancati incassi per le eventuali partite a porte chiuse causa virus; pesanti ribassi anche per Salvatore Ferragamo (-8,9%), Nexi (-8,6%) e Cnh Industrial (-7,6%). Limitano i danni le tlc, con Telecom Italia in rosso del 4%, e le utility. Fuori dal listino principale Ovs e Autogrill cedono quasi il 13%.

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