Coronavirus nel mondo, crescono i contagi fuori dalla Cina

Roma, 22 febbraio 2020 – Cresce il numero dei contagiati dal nuovo coronavirus nel mondo. Il bilancio, in costante aumento, è ormai quasi a quota 78 mila, e 2.362 i decessi. La stragrande maggioranza dei contagi, 76.291, è in Cina, dove ci sono anche 2.250 morti, quasi tutti nell’Hubei. Ma se le autorità di Pechino registrano un calo nel numero di nuove infezioni, passate dalle 889 di ieri a 397, nel resto del mondo la situazione è in via di lento ma inesorabile peggioramento. 

La vicina Corea del Sud denuncia un netto incremento dei casi accertati, da 229 di ieri a 433. Nel Paese, l’altro grande focolaio dopo la Cina, una setta religiosa si è messa in auto-isolamento perchè considerata l’origine dell’epidemia.

Poi, oltre l’Italia, che con 2 morti e i più di 59 contagiati è l’esempio di come in poco tempo la situazione possa precipitare anche per un solo caso sottovalutato, si registrano picchi nei contagi in Iran (28 contagiati e sei morti) e in alcuni Paesi mediorientali come Libano e Israele. Tel Aviv è alle prese con il primo caso, e inquietanti collegamenti non mancano: 9 dei nuovi positivi al contagio in Corea del Sud avevano trascorso recentemente otto giorni in Israele. Negli Emirati Arabi Uniti i casi salgono a 13: un uomo di nazionalità iraniana di 70 anni e sua moglie di 64 anni sono risultati positivi al nuovo coronavirus. Lo riferiscono le autorità sanitarie.

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