Taglio alle tariffe per uscire dal pasticcio autostrade

Sofia Fraschini

Trattativa a oltranza tra Atlantia, primo socio di Autostrade per l’Italia, e il governo. Messa (quasi) da parte l’ipotesi di una revoca della concessione, ipotizzata dal governo giallo-rosso (e in particolare dai 5Stelle) dopo il crollo del Ponte Morandi, lo scottante dossier Autostrade ruota tutto intorno a una sola questione.

Secondo fonti vicine alla vicenda, al di là di ipotetici piani per favorire l’ingresso dello Stato nel capitale della società che gestisce le autostrade italiane, il vero oggetto del contendere tra le parti resta solo uno: una misura «popolare» che giustifichi la mancata revoca e metta tutti d’accordo. «Un passaggio spiega una fonte – che potrà passare solo da un taglio delle tariffe autostradali, un segnale forte su cui le parti non stanno trovando la quadra, ma che sarà il vero nodo per sciogliere la trattativa». Il governo ha scoperto ormai le carte e ieri, anche il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha ammesso che «se ci saranno, da parte di Aspi, idee e proposte il governo sarà disponibile a valutarle. La decisione finale sarà ispirata all’interesse pubblico e non sarà un’operazione di consenso», ha precisato pur sapendo bene, invece, che è proprio su questo fronte che l’anima più intransigente dei 5 stelle al governo potrà dare il suo via libera all’accordo.

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