Coronavirus, quarantena obbligatoria per chi rientra dalla Cina. Conte: “Niente panico”

Nuove misure di quarantena obbligatoria e sorveglianza attiva. Sono le misure stabilite dal ministero della Salute dopo le segnalazioni di nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia. Il ministero della Salute con l’ordinanza firmata oggi ha stabilito l’obbligo di quarantena “fiduciaria” domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e “sorveglianza attiva” per chi è stato nelle aree a rischio, cioè nel paese asiatico così come indicato dall’Oms, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali al proprio rientro in Italia.

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Ora si tratta, infatti, di porre nuovi argini alla diffusione dell’epidemia nel territorio italiano. Mentre è partito da Tokyo l’aereo che riporterà in Italia, dopo uno scalo a Berlino, i cittadini italiani ed europei sbarcati dalla Diamond Princess. I 19 italiani evacuati dalla nave di crociera ferma in Giappone saranno alloggiati alla Cecchignola.


“Abbiamo adottato in pieno accordo con il ministro Speranza e gli altri ministri una linea di massima precauzione e prudenza e questo ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale, qualsiasi panico. Bisogna fidarsi di quelle che sono le indicazioni del ministero della Salute”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo il tavolo tecnico per affrontare l’emergenza sanitaria.

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Che si verificassero casi di contagio in Italia era solo una questione di tempo, secondo Walter Ricciardi, membro del Consiglio esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità ed ex presidente dell’Istituto superiore di sanità: “Si sapeva che la guardia andava tenuta alta per mesi. Ora bisogna procedere con sangue freddo con misure dettate dalle evidenze scientifiche, senza esagerare né in un senso né nell’altro”.

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Spallanzani: guarito il ricercatore

Intanto tutti i 55 italiani che avevano affrontato i 18 giorni di quarantena hanno lasciato la città militare della Cecchignola a Roma. Buone notizie dall’ospedale Spallanzani dove migliorano le condizioni della coppia cinese rientrati dalla città di Wuhan e il ricercatore italiano proveniente dal sito della Cecchignola è considerato sostanzialmente guarito, secondo quanto fanno sapere i medici: “In questi giorni decideremo se dobbiamo, come probabile, metterlo in osservazione in un’altra stanza”.

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Ad oggi lo Spallanzani conta “68 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 63, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Cinque pazienti sono tutt’ora ricoverati: tre sono i casi confermati di Covid-19. Due pazienti rimangono ricoverati per altri motivi”.

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