Coronavirus, sei contagi in Lombardia: 250 persone in isolamento

250 persone in quarantena

Adesso i camici bianchi sono al lavoro per ricostruire la rete di contatti. Le autorità sanitarie stanno, infatti, cercando di ricostruire tutti gli spostamenti del 38enne e mappare le persone con cui è entrato in contatto dalla fine di gennaio a oggi. “Le persone che sono state a contatto con il paziente sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie”, ha assicurato il titolare della Sanità lombarda. “Si sta indagando con familiari, colleghi e amici sugli spostamenti”, hanno confermato dall’ospedale che stanno avviando le procedure per mettere in insolamento circa 250 persone, 160 delle quali lavorano all’Unilever con il 38enne. La moglie incinta all’ottavo mese, subito ricoverata al Sacco di Milano, è risultata anche lei positiva al test ed è stata messa in isolamento. La donna, che insegna in un liceo, è in congedo maternità e da alcune settimane non andava al lavoro. Nelle sue stesse condizioni ci sono, però, anche un amico della coppia e altre due persone che sono entrate in contato con loro. Ma la “mappatura” delle persone e dei luoghi frequentati prima del ricovero potrebbe allargarsi di ora in ora. “Sabato scorso – fa sapere il Cittadino – aveva partecipato a un corso di primo soccorso della Croce Rossa a Codogno, aveva giocato una partita di calcio con il Picchio di Somaglia e pare abbia partecipato a una gara di podismo sul territorio. Senza contare che, prima di avvertire i sintomi, è andato regolarmente al lavoro”.

Tre interi paesi isolati

Il caso del contagio di Codogno rilancio ora il dibattito sulla chiusura dei voli dalla Cina. In mattinata l’immunologo Roberto Burioni ha, infatti, ribadito l’importanza di adottare regole ferree per arginare quanto prima la diffusione del coronavirus. “Le ultime notizie mi portano a ripetere per l’ennesima volta l’unica cosa importante: chi torna dalla Cina deve stare in quarantena“, ha scritto il medico su Facebook ribadendo l’importanza di non fare alcuna eccezione. “Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili”. Per il momento la Regione Lombardia ha deciso l’isolamento dei tre paesi facolaio dell’infezione, e cioè Castiglione d’Adda, Codogno e Casalpusterlengo.

IL GIORNALE

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