Dopo la Brexit l’Unione Europea è finita o rimane una superpotenza?

Mattia Sisti

A pochi giorni di distanza dalla Brexit, tanti rinomati giornali internazionali, come Wall Street Journal, Foreign Policy e il Washington Post, hanno intonato una sorta di canto funebre per l’Unione Europea (UE), sottolineando come la sua influenza globale appartenga ormai al passato.

Eppure, tanti altri giornali egualmente famosi per via del loro approfondito livello di analisi, come CS Monitor e Modern Diplomacy ma soprattutto Project Syndicate, propongono una visione completamente diversa. L’Unione Europea, nonostante la Brexit, è una superpotenza e lo sarà ancora per i decenni a venire. Solitamente una considerazione fondamentale che spinge molti a credere che l’UE non sia una grande potenza è che non si tratti di un blocco unico, ma piuttosto di un’unione solo a parole, composta da paesi diversi ma soprattutto litigiosi tra loro e dunque incapaci di mettersi d’accordo.

Ma questo, secondo Andrew Moravcsik, professore di scienze politiche e direttore dell’European Union Program presso l’Università di Princeton, è un errore. Dalla sua posizione di esperto, il prof. Moravcsik ha scritto un articolo pubblicato da Foreign Policy dal titolo Europe Is Still a Superpower (L’Europa è ancora una superpotenza) che, sebbene scritto nel 2017, riprende molte tematiche degli articoli più recenti prima menzionati. La sua conclusione: l’Unione Europea è una grande potenza capace di erigersi allo stesso livello dell’attuale superpotenza gli Stati Uniti e di quella nascente la Cina, ragion per cui la Brexit è stata un grosso errore da parte della Gran Bretagna.

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