Iraq, attacchi su basi Usa. Trump: «I nostri soldati i meglio equipaggiati». Ora tregua o altro attacco?
di Giuseppe Sarcina, corrispondente da Washington
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Nella notte americana i
consiglieri del presidente e i generali lavorano freneticamente per
accertare i danni subiti dalle basi di Ain Al Asad e di Erbil, in Iraq.
Non ci sarebbero vittime, ma il Pentagono fa sapere di non aver ancora
completato gli accertamenti. Secondo la Difesa americana i missili
lanciati dagli iraniani sarebbero 15. Il sito «Mashregh» delle Guardie
Rivoluzionarie, rivendica un bombardamento con più di 30 razzi. Ma ora
si aspetta la nuova mossa di Donald Trump: tregua o un altro attacco?
Sui media filtra l’indiscrezione che il presidente starebbe valutando
«numerose opzioni» per rispondere sul campo agli iraniani.
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