Salvini, i suoi, e lo spettro di una scossa giudiziaria. Gira un’aria strana in Transatlantico

C’è un’aria strana in Transatlantico. Non è un martedì come tutti gli altri con i parlamentari che arrivano con molta calma in attesa che si entri nel vivo della settimana e dell’azione parlamentare. No. E’ come se da un momento all’altro si aspettasse una scossa. Anzi, la scossa. E se le bocche restano cucite, e i volti sono più che tirati, risuonano le parole che ha vergato soltanto lunedì mattina il direttore Maurizio Belpietro su La Verità. Eccone allora uno stralcio: “[…] se è vero che finora si è visto poco o nulla che lo possa impensierire (ndr. Matteo Salvini), è altrettanto vero che negli ultimi giorni girano strane voci e, soprattutto, si agitano strani personaggi. In alcune redazioni si parla infatti di imminenti iniziative della Procura di Milano, quella presso cui è incardinato il procedimento aperto dopo una presunta trattativa di petrolio all’Hotel Metropol di Mosca…”.

Insomma, si torna a Salvini, a Savoini, e alla presunta tangente che poi sarebbe finite nelle casse di via Bellerio. E a proposito dell’affaire Metropol, proprio oggi, la Cassazione ha accolto la richiesta della Procura generale, confermando i decreti di sequestro a carico di Gianluca Savoini. Ecco, tutto ciò non può non  legarsi con lo stralcio di editoriale  a firma Belpietro che piomba in Transatlantico dove, non a caso, i leghisti trasecolano.

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