Di Battista il picconatore. Attacco contro Repubblica e i “Matthews” Renzi e Salvini
“Sono le mie idee, condivisibili o meno ma sono sempre le stesse”. In un lungo post su Facebook, Alessandro Di Battista ribadisce le sue convinzioni – dalla legge sul conflitto di interessi al recupero dell’Imu non versato dalla Chiesa, dalla nazionalizzazione delle Autostrade alla opposizione al Mes – smentisce quanti affermano che stia riportando il Movimento 5 stelle a destra e invita i rappresentanti di M5S ad accelerare su alcuni temi chiavi.
“Io non sono né di destra e né di sinistra” afferma Di Battista, che si scaglia contro il quotidiano La Repubblica definendolo il “giornale più liberista d’Italia” e il rappresentante della “peggior destra conservatrice”.
Quella che odierebbe le nazionalizzazioni (non è un segreto che i Benetton abbiano foraggiato con pubblicità per anni La Repubblica), quella che odierebbe favorire l’entrata degli operai nella proprietà delle aziende in crisi, quella che odia Trump anche se è stato il Presidente, ad oggi, meno guerrafondaio dai tempi di Jimmy Carter e certamente più “pacifista” del premio Nobel per la Pace Obama, responsabile, insieme a Sarkozy, Napolitano e Berlusconi della guerra in Libia che ha provocato morti e destabilizzazione oltre che l’avanzata del fondamentalismo islamico.
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