Multe e Imu, mannaia sui morosi. I pignoramenti diventano sprint

di CLAUDIA MARIN

Roma, 20 novembre 2019 – Il governo tenta di stringere con i gruppi di maggioranza su un pacchetto di emendamenti concordati, per evitare imboscate e arrivare alla introduzione di un sistema a punti per rimborsare, addirittura fino a 2 mila euro, chi faccia acquisti tracciabili. Ma, inserita sottotraccia nella legge di Bilancio, rischia di esplodere una nuova grana di tutto rilievo: è stato previsto che i Comuni e gli altri Enti locali potranno richiedere il pignoramento del conto corrente del contribuente già dopo la mancata risposta all’avviso di accertamento e all’intimazione di pagamento. In pratica, viene estesa l’applicazione dell’accertamento esecutivo anche ai tributi locali, comprese le multe.

Insomma, oltre alla semplificazione della procedura di pagamento delle tasse locali, con la nuova Imu, l’abolizione della Tasi e la local tax, la manovra punta anche a far fare cassa ai Comuni e agli altri enti locali con lo snellimento della procedura per il recupero delle tasse non versate. E così dal prossimo primo gennaio l’avviso di accertamento inviato dal comune al contribuente conterrà l’intimazione ad adempiere. Una volta trascorso il termine di 60 giorni per la presentazione del ricorso, l’atto diventerà immediatamente esecutivo e al mancato pagamento della somma indicata nell’avviso l’ente creditore potrà rispondere con il pignoramento del conto corrente.

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