Bonaccini difende i suoi risultati, Borgonzoni cavalca l’onda di Salvini

Il buongoverno degli ultimi 5 anni nella regione rossa per antonomasia da una parte e i danni che la manovra dell’esecutivo giallorosso possono fare al territorio dall’altro. È tutto qui il cuore della sfida tra il dem Stefano Bonaccini e la leghista Lucia Borgonozoni, candidati alla guida dell’Emilia Romagna dove si voterà il 26 gennaio. Nello studio di Carta Bianca su Rai Tre, il governatore si presenta in pantaloni scuri e giacca grigia a quadri senza cravatta. Fisico asciutto, probabilmente frutto dei suoi recenti allenamenti, barbetta e occhiali modello aviatore d’ordinanza. La leghista più sobria del solito, con camicia bianca, pantalone nero e stivaletto con tacco alto.

Bonaccini chiarisce subito, come già fatto in precedenza, che si vota per l’Emilia Romagna e per il futuro degli emiliano romagnoli. “Con il voto del 26 gennaio – spiega – non si manda a casa il governo nazionale”. La sfidante Borgonzoni attacca: “In questo momento c’è di mezzo una manovra economica che vede le tasse sulla plastica e sullo zucchero. Una manovra fatta anche dal Pd e che non ha dimostrato di volere bene all’Emilia Romagna”.

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