Franceschini invoca un nuovo patto con M5S e Renzi “o non c’è futuro”

“Fermiamoci prima che sia troppo tardi”. Dario Francescini annusa l’emergenza e in un’intervista al Corriere della Sera lancia un appello preoccupato alla maggioranza sulla tenuta del Governo. “Questa esperienza – spiega il ministro – è iniziata per evitare che Salvini assumesse i ‘pieni poteri’. Solo che si trattava di un elemento sufficiente a far partire il governo”, ma per farlo durare “serve altro”. Serve un nuovo patto fra Pd, M5S e Italia Viva, perché “senza un metodo condiviso e senza una prospettiva comune non c’è futuro”. Secondo il ministro “i governi vanno tenuti insieme da una serie di motivazioni e noi ci dobbiamo preparare ad affrontare due snodi fondamentali”, che sono prima di tutto la Finanziaria e poi le Regionali in Emilia Romagna e Calabria.

“Ecco, sia in Parlamento che sui territori rischiamo scelte negative”. E sul primo punto dice che “i partiti di governo devono difendere compattamente la Finanziaria” ma, nel contempo, “devono cercare le condizioni per costruire una maggioranza politica”. Scenario che non sembra sempre realizzarsi, anche se la scelta del Pd di aver dato vita all’esecutivo con il M5s ”è stata una scelta consapevole e convinta” e “ci sono delle condizioni minime per andare avanti”.

Sulla tenuta del governo è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte che, in un’intervista a La Verità, ha risposto alle conseguenze nella maggioranza dlle irrequietezze di Matteo Renzi:

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