Renzi ufficializza lʼaddio al Pd: “Manca una visione sul futuro”

Con un’intervista a “La Repubblica”, Renzi annuncia ufficialmente la scissione della sua corrente dal Pd. Lunedì l’ex premier aveva telefonato al premier Conte per assicurare comunque “pieno sostegno al governo”. “Oggi il Pd è un insieme di correnti – ha spiegato l’ex leader Dem -. E temo che non sarà in grado da solo di rispondere alle aggressioni di Salvini e alla difficile convivenza con i 5S”. Bellanova “nominata” capo delegazione nel governo.

“I parlamentari che mi seguiranno saranno una trentina, più o meno. Non dico che c’è un numero chiuso, ma quasi”, spiega Renzi, sottolineando di non credere a un’unità che considera di facciata. “Voglio passare i prossimi mesi a combattere contro Salvini”.

“Allargheremo la base del consenso parlamentare” – Sulle ragioni dello strappo, l’ex segretario dem spiega: “I gruppi autonomi nasceranno già questa settimana. E saranno un bene per tutti: Zingaretti non avrà più l’alibi di dire che non controlla i gruppi Pd perché saranno “derenzizzati”. E per il governo probabilmente si allargherà la base del consenso parlamentare, l’ho detto anche a Conte. Dunque l’operazione è un bene per tutti, come osservato da Goffredo Bettini. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Il ragionamento è più ampio e sarà nel Paese, non solo nei palazzi”.

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