Crisi di governo, la giornata in diretta. Di Maio: «Sì a nostro programma o non si parte»

Arrivano anche le congratulazioni del presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, al presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, che oggi ha ripreso a Palazzo Chigi le consultazioni con i partiti in vista della formazione del nuovo governo. Juncker, nella telefonata di ieri a Conte, ha sottolineato «l’importante ruolo che l’Italia gioca nella famiglia europea e nel progetto europeo». Anche se poi la portavoce di Juncker ha precisato: «Jean Claude Juncker lavora con qualsiasi capo di stato e di governo sia eletto o entri in carica in modo democratico». Si annuncia una giornata di transizione. Tra i due nuovi partner di governo c’è una convergenza su alcuni punti chiave della linea politica (vicinanza all’Europa, taglio del cuneo fiscale, investimenti, attenzione al mondo del lavoro), divergenze su altri (legge elettorale, salario minimo, alcune grandi infrastrutture) e silenzio su altre ancora (immigrazione).

Ore 15.00 – Di Maio: «Sì al nostro programma o non si parte»

Molto rapido il colloquio tra Conte e la delegazione del M5S, ma molto nutrita la lista degli impegni che Luigi Di Maio chiede di sottoscrivere: «No a qualsiasi tipo di patrimoniale, no a nuovi inceneritori, giustizia per le vittime del Ponte Morandi, subito il taglio dei parlamentari e un accordo con la uer per la redistribuzione dei migranti. Usiamo il condizionale per questo governo perché o siamo d’accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti»: «Abbiamo rivolto auguri a Conte che come M5S abbia sempre considerato super partes e che abbiamo fortemente voluto

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