Tassi dei Btp ai minimi storici I mercati (per ora) si fidano

Il minimo storico significa che nemmeno andando a pescare i rendimenti dei Btp prima della crisi finanziaria dello scorso decennio si troveranno livelli così bassi come quello registrato ieri.

È stata una giornata particolare per il principale titolo di Stato italiano. In discesa fin dalla mattina, per un po’ è stato scambiato sotto l’1%, a 0,98%, poi ha chiuso all’1,03%. Un livello poco più alto era stato raggiunto nel 2016.

Non è un rendimento negativo, come quello della Germania, ma è comunque un record per l’obbligazione legata al quarto debito pubblico più alto del mondo, emesso da uno Stato finito nel mirino dei mercati più volte negli ultimi anni.

Giù anche lo spread, cioè la differenza tra il rendimento del Btp e quello del Bund tedesco, che ieri si è attesto a 172 punti base. In questo caso è lo stesso livello del maggio 2018. E già questo è un indizio di cosa sia successo. E di che aria tiri «Good news from Italy!» ha scritto infatti su Twitter il ministro delle Finanze tedesco, Peter Altmaier, commentando l’annuncio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di conferire domani mattina l’incarico di presidente del Consiglio a Giuseppe Conte.

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