Governo, termina il Cdm “della discordia”: approvata la riforma della Giustizia | Lega e M5s restano “lontani”

Tra sospensioni e pause “spuntino”, non sono bastate otto ore di confronto e un Cdm fiume: M5s e Lega non trovano l’intesa sulla riforma della Giustizia. Il nodo è il processo penale. Il Consiglio dei ministri ha trovato un accordo di massima su giustizia civile e riforma del Csm, ma alla fine il via libera è “salvo intese”, non definitivo. Per la Lega restano distanze su una riforma definita “di facciata”. Per il M5s, Matteo Salvini sta tentando di bloccare l’abolizione della prescrizione che entrerà in vigore nel 2020.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera sia alla riforma della giustizia civile sia a quella del Consiglio superiore della magistratura. Approvata salvo intese anche la riforma della giustizia penale del testo del ministro Alfonso Bonafede. Da giovedì partiranno tavoli politici con il premier Giuseppe Conte per dirimere i nodi ancora aperti tra M5s e Lega sulla parte penale del provvedimento.

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