Il carabiniere ucciso con un’azione da marine: ma dal coltello ai buchi nelle immagini, ecco cosa non torna

Nelle riprese delle videocamere acquisite alle indagini c’è un buco, non voluto, che lascia aperti interrogativi e forse rimpianti sull’omicidio di Mario Cerciello Rega. È la parte relativa all’incontro tra i due presunti assassini Elder Lee e Gabe Natale con i carabinieri in borghese.

Le indagini lampo

I militari del comando provinciale e del Nucleo investigativo bloccano i due a poche ore dal delitto. Lo zaino che hanno portato via e per il quale chiedono soldi e droga in cambio della restituzione è nascosto in fretta in una fioriera all’esterno dell’hotel a pochi numeri civici dal luogo dell’omicidio. Il portiere di notte e un facchino descrivono il loro abbigliamento quando rientrano con passo veloce. Poi, nella camera 109, in un controsoffitto, viene trovata l’arma del delitto. Già nel pomeriggio gli inquirenti completano il quadro probatorio per il fermo convalidato poi dal gip. In via Mastai viene ripreso il contatto tra i due americani e Sergio Brugiatelli, il mediatore con i pusher. Poco più avanti sono inquadrati i ragazzi in fuga col suo zaino. E ancora loro due vengono ripresi mentre escono e rientrano dall’hotel a cavallo del delitto. Ma come è nato lo scontro con i due militari?

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