May chiede l’aiuto di Merkel e Macron. Brexit, la Ue pronta al rinvio a fine 2019

marco bresolin inviato a bruxelles

L’unica certezza è che tutti temono il no deal: «Vogliamo dare ai britannici un’ultima chance», dice Michel Barnier. Per questo – da parte dell’Europa – il via libera a un’ulteriore proroga «flessibile» ai negoziati per la Brexit c’è, ma a una serie di condizioni ben precise. Quali? Per esempio, la richiesta di non mettere becco nei negoziati sul prossimo bilancio Ue. Saranno i leader Ue a definire i paletti questa sera nel corso di un Consiglio europeo straordinario, che si preannuncia piuttosto lungo. Due i punti su cui i Ventisette non hanno ancora un accordo. Primo: la data di uscita. Secondo: la durezza delle condizioni da imporre a Theresa May per concederle di estendere ulteriormente le trattative. Solo così si potrà evitare l’uscita con il no deal il 12 aprile, cioè dopodomani.

Ieri, la Camera dei Comuni di Londra ha approvato la mozione di May che chiede una proroga dei negoziati al 30 giugno, con la possibilità di anticipare l’uscita in caso di voto favorevole all’accordo ed evitare così di partecipare al voto del 23-26 maggio. La premier è poi andata da Angela Merkel ed Emmanuel Macron per assicurare loro che «i colloqui con i laburisti sono stati produttivi». La prima gli ha teso la mano, il presidente francese ha messo paletti più rigidi.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.