Qui comando io, parte seconda. Matteo Salvini su Libero: “Tasse e cantieri, bisogna fare di più”

Il leader leghista non si spaventa per le polemiche politiche interne al Governo, “sono una perdita di tempo”, dice, aggiungendo che rientrano “nella logica della campagna elettorale: chi è indietro attacca per recuperare voti”. Come sull’alleanza europea con i neonazisti, l’AfD – che nel Parlamento europeo milita nel gruppo Efdd in cui sono i 5 stelle, fa notare il braccio destro di Salvini, Lorenzo Fontana, in un’intervista alla Stampa – su cui Salvini risponde ricordando la visita di Luigi Di Maio ai gilet gialli che mettono a soqquadro la Francia.

“Io sono soddisfatto di ciò che abbiamo fatto in 10 mesi di governo. Se però mi chiede dove siamo venuti meno, non ho problemi a risponderle: cantieri, infrastrutture, Tav, aeroporti. Oggi ho annunciato a Zaia lo sblocco dei cantieri della Brescia-Verona-Vicenza-Padova, ma bisogna fare di più. Non faccio nomi. Dico solo testa bassa e lavorare. Certo, non nascondo che molte cose non sono state ancora fatte, perché c’è chi frena, ma non solo a livello politico, anche burocratico, ma chi è al governo non deve avere paura”.

Salvini rilancia la flat tax, “non torno indietro neppure se me lo chiede Padre Pio”. I soldi si troveranno perché le elezioni cambieranno l’Europa, spiega il vice premier leghista, “avremo i margini per allentare lo strangolamento fiscale che soffoca l’economia italiana”. Perché “se non abbassi le tasse, il Paese non cresce”.

Parla di Flat Tax anche Luigi Di Maio in una lettera al Corriere della Sera in cui rivolge un messaggio all’alleato Salvini: “Caro Matteo, grazie. Grazie per il sostegno che hai offerto al cambiamento che abbiamo avviato”. Però si augura che finiscano “le scortesie” verso i ministri 5 Stelle e una “sana e leale competizione” in vista delle Europee.

“Della flat tax, di cui si discute accesamente, condividiamo i termini e lo scopo”.. “Ne parla il contratto e sarà uno dei punti che occorrerà raggiungere, associandovi, a mio parere, comunque un principio di proporzionalità per fare in modo che il beneficio stesso sia distribuito con criterio verso le famiglie e il ceto medio”. Ma “è evidente che questo debba essere riformulato al fine di alleggerire il grande carico che oggi soprattutto pesa sulle nostre imprese. In questa cornice, l’auspicio che l’esecutivo possa lavorare quanto prima ad un piano per la riduzione del cuneo fiscale e all’introduzione di ulteriori agevolazioni volte a far ripartire la crescita in Italia, è massimo”.

L’HUFFPOST

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