“Con la stimolazione wireless ho fatto camminare sei paraplegici”

di VALERIA PINI

FINO a qualche mese fa erano tre. Oggi sono sei i pazienti paraplegici tornati a camminare con una nuova tecnica di stimolazione elettrica del midollo spinale. Un metodo hi-tech che veicola gli impulsi attraverso un impianto senza fili. Dopo una lunga riabilitazione, sono riusciti a riconquistare il controllo delle gambe paralizzate mantenendolo anche a stimolatore spento. Ora camminano autonomamente, solo con l’aiuto delle stampelle o del deambulatore. E uno di loro è riuscito a fare qualche passo da solo. Il successo del progetto, chiamato Stimo (STImulation Movement Overground), si deve alla combinazione di stimolazione midollare e terapia fisica eseguita con un supporto che sorregge il peso del paziente. A differenza di altre due recenti sperimentazioni fatte negli Stati Uniti, il nuovo protocollo ha permesso di ripristinare la funzione neurologica mantenendola anche quando la stimolazione elettrica veniva spenta. Una speranza di ripresa anche per Manuel Bortuzzo, il giovane nuotatore vittima di un agguato che lo scorso febbraio gli ha compromesso l’utilizzo degli arti inferiori. Dietro questa scoperta c’è il professor Grégoire Courtine docente alla International Paraplegic Foundation (IRP) del Politecnico federale di Losanna (EPFL), che questo pomeriggio presenterà presso la Fondazione Santa Lucia di Roma le ultime novità sulle sue ricerche.

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