Donne Pd: “I diritti sono sotto attacco. Il partito si ricordi di noi, a partire dai nomi femminili in lista”

di GIOVANNA CASADIO

A metà aprile un nuovo appuntamento di Towanda dem, l’associazione di donne democratiche che denunciò l’inganno delle pluricandidature alle politiche. Valeria Fedeli: “Non vorrei che l’allargamento e l’apertura al civismo per le europee fosse tutta al maschile”

Il giorno dopo Verona, le donne del Pd battono un colpo. Quelle di Towanda dem – l’associazione di democratiche che denunciò alle ultime politiche l’inganno delle pluricandidature nelle liste, usate dal partito per favorire gli uomini – lanciano una convention a Bologna a metà aprile, per mettere al centro delle politiche dem l’agenda-donne.

Pd, le donne di Towanda non arretrano: “Un’associazione, e forse una candidata alla segreteria”

Molte nel corteo anti oscurantisti e per i diritti a Verona c’erano, da Francesca Puglisi a Monica Cirinnà ad Alessia Rotta a Livia Turco, in ordine sparso con lo slogan “Libere di scegliere”. Altre sabato erano a Napoli al seminario “Le contemporanee”, come Valeria Fedeli. Ed è l’ex ministra dell’Istruzione la più tranciante: “Le donne del Pd ci sono, non è vero che nel momento di massimo attacco alle donne e ai loro diritti siamo sparite. Casomai sono gli uomini del partito che mancano. E io non vorrei che l’allargamento e l’apertura al civismo delle liste per le europee – su cui sono d’accordo – fosse tutta al maschile. Cinque anni fa c’erano 5 capolista donne e ora?”.

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