Conto alla rovescia per una nuova fase politica: piano per una lista unitaria Lega-Meloni

Agli americani il messaggio chiaro e forte della Lega era stato recapitato ai primi di marzo dal sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti in visita negli Stati Uniti e che aveva portato un messaggio chiaro_ il governo italiano ha esaurito la sua azione e a partire da giugno si ragionerà su altri scenari politici, diversi dall’attuale. Nella sua missione a Washington e New York, Giorgetti aveva alternato incontri pubblici (al prestigioso Council of Foreign Relations) e altri più riservati. In quelli che lo hanno visto impegnato, tra gli altri, alla Casa Bianca con il genero del presidente Trump, Jared Kushner, e con il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin, il pragmatico numero due della Lega aveva esposto un ragionamento lineare: l’esecutivo guidato da Conte è nato sulla necessità di dare un governo al Paese, quella alleanza ha dato quel che poteva dare, ma ora quello schema si è esaurito ed è inutile ragionare su ulteriori evoluzioni. Giorgetti non ha pronunciato la parola «crisi», né ha spiegato in che modo la situazione sia destinata a precipitare, anche perché di mezzo ci sono le elezioni Europee e ancora due mesi nei quali imprevisti di tutti i tipi potrebbero frapporsi. Una selezione dei migliori articoli della settimana. Ti presentiamo Top10

Ma l’amministrazione americana sa che il governo italiano è agli sgoccioli e che, se gli italiani lo vorranno, nel prossimo autunno a palazzo Chigi potrebbe sedersi Matteo Salvini. Grazie al voto (anticipato) degli italiani. Salvini ascolta ma si misura la palla con la realtà domestica. A cominciare dall’analisi del voto in Basilicata. Il commento a caldo del leader della Lega si è limitato al dato contabile delle presidenze di Regione sottratte alla sinistra («7 a 0!»), ha annunciato che il governo continuerà per i prossimi quattro anni. Nelle aspettative non dichiarate della Lega c’era un risultato più negativo per i Cinque stelle. Salvini e i suoi immaginavano che lo choc di Roma mandasse a fondo i pentastellati che invece hanno dimostrato, nonostante tutto, di esserci. Una spinta in più per accelerare verso elezioni anticipate?

Salvini per ora tiene le carte coperte, anche perché sa che non sarà una passeggiata. Nelle settimane scorse Salvini ha coltivato un progetto hard: presentare – sotto la sua leadership – una lista unitaria del centro-destra sin dalle elezioni Europee. Il leader della Lega, immaginando l’ostilità di Berlusconi, ha fatto un sondaggio preliminare con Giorgia Meloni e per ora il progetto non ha fatto passi avanti e potrebbe diventare il vero tormentone in vista di eventuali elezioni anticipate.

LA STAMPA

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