“Spìcciati”, i ramini per il rilancio dell’Italia: così si possono distribuire 200 milioni ai progetti dei giovani

MILANO – Per molti consumatori sono un “fastidio” che appesantisce le tasche quando un cassiere dispettoso decide di dare il resto attingendo dai cassettini dei ramini. Le monete da 1 e 2 centesimi sono una rara specie di conio in via di estinzione, tanto che ormai i pagamenti in contanti vengono arrotondati ai 5 cent. Ma il processo di addio alle piccole monete sarà assai lungo: in giro ce ne sono 7 miliardi.

Il loro valore permetterebbe di comprare un top player del campionato. Oppure, hanno pensato all’Associazione Start Italy, si potrebbero utilizzare per finanziare progetti innovativi dei giovani e creare posti di lavoro. Se si potessero raccoglier tutte insieme e destinare a tale scopo, includendo anche il taglio da 5 centesimi che viene ancora coniato, i ramini costituirebbero un potere di fuoco da quasi 200 milioni di euro. Non male, in periodi di crisi economica e con le difficoltà a reperire le risorse per stimolare il rilancio.

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