Borse in calo aspettando la Fed. Petrolio a 60 dollari, al top del 2019

di Chiara Di Cristofaro

Stop al rally dei listini azionari europei aspettando la Federal Reserve. L’attesa per le indicazioni che arriveranno dal meeting del Federal Open Market Committee della banca centrale Usa e dal suo governatore Powell sull’andamento dell’inflazione e le prospettive dei tassi di interesse fa frenare gli indici azionari, tutti al top da quasi 6 mesi, insieme ai casi Bayer e Bmw. Il -10% del colosso chimico-farmaceutico, che ha perso la prima fase di un processo in California sugli effetti cancerogeni di un diserbante di sua produzione, e il -5% di Bmw, che si aspetta risultati 2019 in netto calo rispetto allo scorso anno, hanno piegato la Borsa di Francoforte, di gran lunga la peggiore con un calo dell’1,6% circa. Piazza Affari ha limitato il passivo allo 0,2% nel FTSE MIB. Le vendite sui bancari (-2,7% Banco Bpm e -2% Ubi Banca) e, protagonisti in positivo delle ultime sedute, e suFiat Chrysler Automobiles(-2,5%) nella giornata “no” del comparto auto sono state compensate dalle performance di Prysmian(+4,2%), dal buon andamento delle utility e da Poste Italiane(+1%), che ha aggiornato i massimi dalla quotazione in Borsa sfiorando 8,5 euro. Male anche Tim (-2,4%).

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