Sempre più contanti in Italia, anche se da Pos e carte prepagate vengono segnali di recupero

di ANDREA GRECO

MILANO – Resta morboso il rapporto tra gli italiani e il contante, come conferma l’edizione 2019 dell’osservatorio Community cashless society, creato quattro anni fa da The European House – Ambrosetti con i protagonisti della filiera dei pagamenti, tra i quali Intesa Sanpaolo, Mastercard, Nexi, Poste, Visa, Ibm, PayPal, Sia. Lo studio, che sarà presentato a Cernobbio il 4 aprile, mappa 85 economie del mondo, riaggiornando le serie storiche con nuovi dati delle fonti statistiche internazionali. Ne emerge che l’Italia sta rallentando la corsa verso i grandi paesi europei, più solerti nell’uso delle carte di pagamento. “Alla velocità attuale l’Italia raggiungerà la media Ue del valore dei pagamenti con carta nel 2040 (assumendo che i Paesi rivali rimangano fermi)”, si legge nel rapporto, mentre l’organizzazione nata nel 2015 contava di allineare l’Italia entro il 2025.

Sempre più contanti in Italia, anche se da Pos e carte prepagate vengono segnali di recupero
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