8 marzo, l’Italia delle donne scende in piazza e sciopera


Nella giornata internazionale della donna l’Italia intera da Nord a Sud, l’italia al femminile – e non solo – sciopera e scende in piazza, e, al fianco della mobilitazione proposta da “Non una di meno” e degli eventi organizzati da Cgil, Cisl e Uil si fermano trasporti locali, regionali, nazionali e aerei. Sciopero generale anche per il mondo della scuola, della ricerca e della sanità nazionale. A Roma, due le spinte propulsive dal mondo del lavoro al femminile: il corteo promosso da “Non Una di Meno” e il seminario sulla contrattazione di genere organizzato da Cgil, Cisl e Uil.



Le donne
“L’8 marzo noi scioperiamo!”: le donne di tutto il mondo si danno appuntamento in piazza per manifestare contro la violenza: dai femminicidi agli stupri, dagli insulti alle molestie, in famiglia, per strada e sui posti di lavoro. L’Italia risponde alla chiamata con manifestazioni, eventi, incontri e flash mob in molte città. Tra le altre, Alessandria, Bologna, Catania, Firenze, Genova, La Spezia, Livorno, Macerata, Milano, Napoli, Padova, Pisa, Reggio Emilia, Torino e Vicenza. A Roma per il terzo anno il movimento femminista ‘Non Una di Meno’ ha organizzato una prima tappa della protesta alle 9 al ministero della Salute, con le donne che metteranno al centro del presidio la qualità delle condizioni di lavoro di operatrici e operatori sanitari e la “richiesta di consultori e ospedali laici, aperti e finanziati, senza obiettori”.

Alle 10,30 la protesta si sposterà al ministero del Lavoro per richiedere “un salario minimo europeo, un welfare universale, congedi retribuiti e obbligatori per una maternità veramente condivisa; contro la discriminazione delle donne nel mercato del lavoro e la disparità salariale”.

Poi una manifestazione che parte alle 17 da piazza Vittorio, passerà per via Carlo Alberto, piazza Santa Maria Maggiore, via Liberiana, piazza dell’Esquilino. E ancora, via Cavour e via dei Fori imperiali fino alla meta di piazza Madonna di Loreto. Tanti gli appuntamenti anche a Milano, si inizia la mattina in piazza Oberdan con un presidio, dibattiti e un pranzo solidale. Alle 18 un corteo parte da piazza Luca D’aosta e alla 22 la giornata si conclude con una festa. L’anno scorso lo sciopero globale dell’8 marzo era riuscito a coinvolgere 70 città italiane.


La sanità
Si fermerà anche tutto il personale dipendente del settore sanitario nazionale, garantendo però “adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili”. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di dar vita a un’iniziativa unitaria nazionale. Alle 9,30 al Policlinico Umberto i (aula di Patologia generale, ingresso viale Regina Elena) partirà infatti l’evento “Si chiamerà futura”. La contrattazione di genere protagonista del cambiamento, a cui parteciperanno Susanna Camusso per Cgil, Annamaria Furlan, segretaria generale Cisl, e Ivana Veronese, segretaria confederale Uil.

“Il dibattito politico e sociale degli ultimi mesi è stato caratterizzato dal tentativo di rimettere in discussione anche le conquiste e i diritti che le donne hanno con fatica e determinazione raggiunto nel corso di decenni”, così in una nota congiunta i tre sindacati.

I trasporti
Il ministero dei Trasporti annuncia diverse possibili proteste al livello nazionale, dal trasporto ferroviario a quello aereo. Il personale Alitalia sarà in sciopero dalle 10 alle 14, altre compagnie si fermeranno invece per 24 ore. I lavoratori di Trenitalia sciopereranno da mezzanotte alle 21, garantendo però i servizi essenziali (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21) tra cui, treni regionali, Leonardo express (Roma Termini – Fiumicino) e frecce. Anche l’Anas, sotto la sigla sindacale Cobas, si fermerà per 24 ore.

Roma, in materia trasporti, farà il ‘pienone’ di scioperi: Ama, Atac, Cotral e Roma tpl. Ama, dal canto suo, assicura “servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili”, mentre Atac prevede “chiusure e deviazioni per le linee: 16, 51, 70, 71, 75, 85, 87, 118, 360, 590, 649 e 714. Inoltre, nel caso si rendesse necessaria la chiusura di piazza venezia, via del corso, via del plebiscito, via del teatro marcello e via cesare battisti deviazioni anche per le linee h, 30, 40, 44, 46, 60, 62, 63, 64, 80, 81, 83, 160, 170, 492, 628, 715, 716, 781 e 916”.

Sempre sotto le sigle di Cobas e Usb, Cotral fa sapere che vi sarà “astensione delle prestazioni lavorative dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Saranno però garantite tutte le partenze fino alle 8.30”. Si aggiungerà poi anche lo sciopero dei taxi, dalle 8 alle 22. A fermarsi domani anche il sistema scolastico, con diverse sigle sindacali coinvolte: Usi, Usb confederazione, Cobas con adesione dell’Anief, Cub Confederazione unitaria di base e Sgb.

REP.IT

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