Elezioni, un anno dopo: il Parlamento è ormai ridotto a uno spettatore
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di Sabino Cassese
Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 28 febbraio scorso, ha, in 58 minuti, approvato dieci disegni di legge
che spaziano su due terzi della nostra legislazione e prevedono delega
al governo del potere di modificarla. Dei dieci disegni di legge, uno è
generale e riguarda una decina di materie. Le materie su cui è data
delega al governo sono: economia, fonti di energia, governo del
territorio, ambiente, cittadinanza, acquisto di beni e servizi da parte
dell’amministrazione, corruzione, trasparenza, giustizia tributaria,
tutela della salute, e si spinge fino a riordinare fiere, mostre,
tarature e pesature. Gli altri disegni di legge sono, per così dire,
particolari, e riguardano il codice civile, i contratti pubblici,
agricoltura, turismo, disabilità, lavoro, istruzione e università,
ordinamento militare, spettacolo e beni culturali. Su tutte queste
materie, insomma, il governo potrà legiferare, una volta approvate le
deleghe.
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