“Quel poliziotto razzista…”. Letta cavalca gli Oscar ​per andar contro a Salvini

Sergio Rame

Da oggi Green Book non è più solo la storica guida “salvavita” per automobilisti di colore diffusa negli Stati Uniti per quarant’anni, dal 1936 al 1966, ma è anche uno dei 91 film che nella storia di Hollywood hanno vinto l’Oscar come miglior film dell’anno.

Per la sinistra italiana, poi, diventa anche l’occasione per attaccare Matteo Salvini e le sue politiche sull’immigrazione. “La scena in cui l’italiano immigrato Tony Vallelonga si fa dare dell”italiano-mezzo negro’ dal poliziotto razzista dell’Alabama – twitta l’ex premier Enrico Letta – andrebbe proiettata nelle nostre scuole”.

La storia è ambientata negli Stati Uniti agli inizi degli anni Sessanta. Tony “Lip” Vallelonga, interpretato da Viggo Mortensen, è un buttafuori italo-americano un po’ ignorante che viene ingaggiato come autista da un celebre e raffinato pianista di jazz, Donald Shirley, interpretato da Meharshala Ali. L’artista deve recarsi nel sud del Paese per un tour e, nel viaggio, usa una guida particolare, una guida “for negro motorist for vacation without aggravation”, come recitava il sottotitolo del libro, ossia “per negri in automobile per vacanze senza seccature”. Nel Green Book venivano, infatti, segnalati motel, ristoranti e pompe di benzina dove gli afroamericani non venivano discriminati.

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