Manovra, via libera della Camera alla fiducia con 330 sì

Con 330 sì, 219 no e un astenuto l’Aula della Camera ha approvato la fiducia al governo sul maxiemendamento alla Manovra. Il via libera finale al testo è atteso per sabato, entro le 16. Molte le novità apportate nell’iter del provvedimento a Montecitorio, ma la partite più importanti su reddito e pensioni sono rinviate alla seconda lettura in Senato che prenderà il via lunedì.

Ecco le principali novità contenute nel testo della Camera, che verrà comunque rivisto a fondo a Palazzo Madama.

MAMME AL LAVORO FINO AL PARTO, 5 GIORNI PER I PAPA’ – Le lavoratrici potranno restare in servizio fino alla data del parto e godere dopo dei cinque mesi di maternità, con l’assenso del medico. I giorni di congedo di paternità aumentano da 4 a 5. Sale da mille a 1.500 euro l’anno il bonus per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati. Si stanzia un milione di euro per il 2019 per incentivare l’acquisto di seggiolini con dispositivi anti-abbandono.

FINO A 6MILA EURO PER COMPRARE UN’AUTO ELETTRICA – Fa discutere (e sara’ forse rivisto) il contributo per l’acquisto di autovetture, basato sul meccanismo del bonus/malus ecologico. Dal 1° gennaio 2019 e per i successivi tre anni chi acquisterà e immatricolerà in Italia un’autovettura nuova elettrica, ibrida o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base della CO2 emessa per chilometro. Chi, invece, ne comprerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, dovrà pagare un’imposta che, anche in questo caso, sarà legata alle emissioni di CO2 del veicolo.

RADDOPPIO TAGLIO DELL’IMU PER I CAPANNONI –  Il taglio dell’Imu sui capannoni sale dal 20% al 40%. La proposta di modifica, benedetta dal leader del Carroccio Matteo Salvini, prevede l’introduzione dell’art. 4bis. La misura costerà 290,3 milioni nel 2020 e circa 166,9 dal 2021. Le risorse proverranno dal Fondo per l’attuazione del programma di Governo, previsto nell’art.55 della legge di Bilancio.

OK A 4MILA ASSUNZIONI IN CENTRI IMPIEGO – Si punta al rafforzamento degli organici dei Centri per l’impiego. La misura è complementare al reddito di cittadinanza, i cui dettagli sono però ancora in via di definizione. Le Regioni sono autorizzate ad assumere fino a 4mila unità da destinare ai centri per l’impiego. Stanziati 120 mln nel 2019, 160 mln nel 2020 e altri 160 mln nel 2021.

STOP AI FURBETTI DELLA FLAT TAX – Con un emendamento dei relatori, vengono introdotti paletti per evitare abusi come licenziamenti o uscite strumentali per ridursi il carico fiscale e poter accedere alla nuova flat tax al 15%, che viene riconosciuta alle partite Iva con ricavi o compensi fino a 65mila euro. Con l’emendamento, si escludono dall’imposta sostitutiva le persone fisiche la cui attività è esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali il soggetto lavora o ha lavorato nei due anni d’imposta precedenti. Lo stop riguarda anche i rapporti di lavoro intrattenuti nei confronti di soggetti “direttamente o indirettamente riconducibili” al vecchio datore di lavoro.

IL CASTASTO DELLA FRUTTA – Spunta il catasto frutticolo nazionale. L’obiettivo è migliorare la “competitività e lo sviluppo del settore ortofrutticolo nazionale” e “ridurre i rischi di volatilita’ dei prezzi”. I criteri per la realizzazione del catasto saranno fissati con un successivo decreto regolamentare del ministero dell’Agricoltura. Piu’ soldi (un milione l’anno) anche per l’apicoltura.

ACCISA MINORE PER I MICRO-BIRRIFICI – Un taglio di un centesimo dell’accisa sulla birra: l’accisa sarà non a 3 euro ma a 2,99 ad ettolitro. Si taglia anche del 40% l’accisa per i micro-birrifici con una produzione fino a 10mila ettolitri.

PROROGA PER SISAL E RADIO RADICALE – Si allunga fino al 30 settembre 2019 il diritto di Sisal di gestire i “giochi numerici a totalizzatore nazionale” come il Superenalotto, in attesa dell’assegnazione di una nuova concessione. Lo stabilisce un emendamento del Governo che aggiunge un articolo, l’89bis. Le maggiori entrate, quasi 71 milioni, si aggiungono al ‘Fondo per l’attuazione del programma di governo’. Via libera anche alla convenzione con Radio Radicale, per sei mesi.

LA NORMALE DI PISA ANCHE A NAPOLI – Aprirà a Napoli una nuova sede della Normale di Pisa dall’anno scolastico 2019-2020. La denominazione sarà Scuola Normale Superiore Meridionale, e verra’ realizzata in spazi dell’Università di Napoli Federico II. La cosa non piace al sindaco pisano Michele Conti. Arrivano poi 40 milioni destinati al fondo per il finanziamento ordinario degli atenei nel 2019. Inoltre, 10 milioni aggiuntivi andranno invece al fondo per gli enti e gli istituti di ricerca e altrettanti per finanziare il diritto allo studio.

LISTE D’ATTESA DIGITALIZZATE – Con un emendamento pentastellato, vengono triplicati per il 2019 i fondi già previsti per ridurre le liste d’attesa e raddoppiato quelli per i successivi due anni. In totale, sono stanziati 150 milioni nel 2019, 100 nel 2020 e 100 nel 2021. Queste risorse serviranno a digitalizzare e, di conseguenza, a rendere trasparenti le liste d’attesa.

NIENTE IVA AGEVOLATA PER PACCHETTI BENESSERE – E’ invece saltata, per mancanza di coperture, la norma per applicare l’Iva agevolata al 10% alle prestazioni rese ai clienti degli alberghi, come pacchetti di massaggi o per il benessere del corpo. L’emendamento era stato approvato in commissione Bilancio alla Camera ma è stato poi stralciato dopo un rinvio della manovra in commissione: la copertura necessaria sarebbe di 30 milioni e non, come era stato stimato, 1 milione di euro.

QUASI 40 MILIONI PER PRESIDENZA DEL G20 – Trentotto milioni di euro in 3 anni, ovvero 2 milioni di euro per il 2019, 10 milioni di euro per 2020, di 26 milioni di euro per il 2021 e un altro milione di euro per il 2022 per il finanziamento delle attività di carattere logistico-organizzativo connesse con l’esercizio della Presidenza italiana del G20, diverse dagli interventi infrastrutturali e dall’approntamento del dispositivo di sicurezza. Nel triennio 2019-2021, infine, viene stanziato un milione all’anno per garantire “l’autonomia energetica nazionale di fronte ai rischi globali”.

TGCOM

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