Pd, Calenda lancia il manifesto del Fronte Repubblicano: “Cinque idee per ricostruire”

di TOMMASO CIRIACO

ROMA – Superare il Pd con un soggetto più largo. Un Fronte Repubblicano il cui manifesto sarà presentato oggi da Carlo Calenda. Cinque priorità, scrive l’ex ministro dello Sviluppo sul Foglio, in cui si traccia la nuova rotta: “L’Italia anello fragile, finanziariamente e come collocazione geografica, di un occidente fragilissimo, è la prima grande democrazia occidentale a cadere sotto un Governo che è un incrocio tra sovranismo e fuga dalla realtà. Occorre riorganizzare il campo dei progressisti per far fronte a questa minaccia mortale”.

Per Calenda, serve un vademecum di valori e proposte, fondamenta di “un’alleanza repubblicana che vada oltre gli attuali partiti e aggreghi i mondi della rappresentanza economica, sociale, della cultura, del terzo settore, delle professioni, dell’impegno civile”.  Ed ecco le cinque priorità: tenere in sicurezza l’Italia; proteggere gli sconfitti; investire nelle trasformazioni; proteggere l’interesse nazionale nell’Ue e nel mondo; conoscere.

Tutti ragionamenti che ovviamente si legano al futuro del Pd.  “Gentiloni o Zingaretti per guidare il nuovo Pd? – domandano a Calenda su Radio 1 – Gentiloni è un punto di riferimento per un’area anche più larga del Partito democratico. Gentiloni- aggiunge – possiede una reputazione, un’autorevolezza, e uno stile molto diverso da quello di Salvini e Di Maio, uno stile che a mio avviso rassicura il paese. Penso che Zingaretti se si candiderà a fare il segretario del Pd, che è un lavoro ovviamente differente, sarà un ottimo segretario. Ma il punto è chi sia in grado di costruire una mobilitazione nazionale per la nascita di un soggetto nuovo e questo secondo me richiede l’aiuto di tante persone e un punto di riferimento, che a mio avviso è Gentiloni”.

E si fa sentire anche il reggente dem Maurizio Martina, che su Twitter scrive: “Non andare oltre, ma in profondità. E
ricominciare da quale Italia vogliamo. Condivido Arturo Parisi”. “Andare oltre” è l’espressione utilizzata due giorni fa da Romani Prodi. E l’intervento di Martina viene commentato anche da Calenda: “Sono d’accordo Maurizio. Per questo ho provato a scrivere un manifesto di idee e contenuti. Per evitare di continuare a parlare di oltre etc. Che fa molto seduta spiritica. Molto interessato al tuo giudizio”.

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