Archive for Marzo, 2020

Conte: “L’Europa eviti tragici errori”

lunedì, Marzo 30th, 2020

“In questo momento in Europa si gioca una partita storica. Non è una crisi economica che ha toccato alcuni Paesi meno virtuosi di altri. Qui non c’è una distinzione che ha a che fare con i sistemi finanziari. Questa è una crisi sanitaria che ha finito per esplodere in campo economico e sociale. E’ una sfida storica per l’intera Europa. E spero davvero, con un forte spirito europeo, che sappia affrontare questa situazione”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervistato dal quotidiano spagnolo ’El Pais’. “Stiamo limitando i diritti costituzionali dei nostri cittadini e l’Europa deve reagire evitando tragici errori”, sottolinea il premier, secondo cui “alcuni Paesi non comprendono le forti restrizioni che questa emergenza produrrà nella sfera economica. L’Italia e la Spagna sono le più esposte al momento, ma lo saranno tutti. I numeri, purtroppo, stanno aumentando in tutti i paesi ed è un’emergenza sanitaria ed economica che colpisce l’intera Ue. Ma anche quei Paesi ragionano con uno sguardo vecchio, superato. Un’ottica inadeguata per questa crisi. Questo – argomenta Conte – è uno shock simmetrico che colpisce tutti ed è eccezionale, come ha giustamente sottolineato il presidente Pedro Sanchez. Ecco perchè è necessario rispondere con una reazione forte e unitaria, che utilizza strumenti straordinari”.

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Gentiloni dopo la polemica con von der Leyen: “Senza un piano comune Ue neanche i Paesi ricchi si salveranno”

lunedì, Marzo 30th, 2020

MILANO – Dopo la polemica a distanza tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro Gualtieri al suo fianco e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è il commissario ed ex premier Paolo Gentiloni a mettere in chiaro che dalla crisi del coronavirus l’Europa uscirà soltanto uniti. “Senza un piano comune” europeo, “nessun Paese, neanche i Paesi più ricchi, riuscirà a uscire da questa terribile crisi”, dice il titolare dell’Economia di Bruxelles in una dichiarazione al Tg5.

Gentiloni e la polemica Ue

Per far fronte all’emergenza coronavirus, “i diversi governi devono trovare un accordo e la Commissione farà di tutto perché questo accordo arrivi e per trovare i mezzi idonei per finanziarlo”, assicura Gentiloni.

In questa drammatica emergenza dettata dal nuovo coronavirus, “la parola chiave è solidarietà – rimarca ancora il commissario europeo – Serve un piano comune per la rinascita dell’Europa”.

Rep

Coronabond, Von der Leyen dice no e l’Italia s’infuria. Gualtieri: parole sbagliate

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Coronavirus, 30 medici e infermieri dall’Albania. Edi Rama: “L’Italia è casa nostra”

lunedì, Marzo 30th, 2020

“È vero che tutti sono rinchiusi dentro le loro frontiere e anche Paesi ricchissimi hanno girato la schiena agli altri, ma forse esattamente perché noi non siamo ricchi e neanche privi di memoria, non ci possiamo permettere di non dimostrare all’Italia che gli albanesi e l’Albania non abbandonano mai l’amico in difficoltà. Oggi noi siamo tutti italiani e l’Italia deve vincere questa guerra”. Sono le parole che Edi Rama, premier albanese, affida a un video – postato dal governatore pugliese Michele Emiliano – attraverso cui annuncia la partenza di 30 fra medici e infermieri albanesi per l’Italia.

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Coronavirus, 15 mln a Roma, 600 euro a micro-Comuni: ecco i fondi

lunedì, Marzo 30th, 2020

Quindici milioni a Roma, 7,6 a Napoli, 7,2 a Milano, 5,1 milioni a Palermo, 4,6 a Torino, 3 milioni a Genova. Fino ai micro-stanziamenti da 600 euro a testa per una quarantina di piccolissimi Comuni. Così vengono ripartiti i 400 milioni di euro con i quali i sindaci potranno fronteggiare l’emergenza Coronavirus distribuendo buoni spesa o generi alimentari e di prima necessità a chi ne abbia bisogno. Alla capitale, che è città più popolosa d’Italia, va la quota più grande.

Ma l’ordinanza firmata questa sera dal capo della protezione civile Angelo Borrelli riequilibra i fondi anche in base al reddito medio dei residenti e non dimentica i centri con poche decine di abitanti, stabilendo che in mancanza di risorse i 600 euro a loro destinati – la cifra minima stanziata – vengano sottratti alle grandi città. Su base regionale è la Lombardia a ricevere la quota maggiore di risorse, 55 milioni; alla Campania vanno 50 milioni; alla Sicilia 43,4 mln; al Lazio 36 mln; alla Puglia 33 mln; al Veneto 27,4 mln; all’Emilia Romagna 24,2 mln; al Piemonte 24 mln; alla Toscana 21 mln; alla Calabria 17 mln; alla Sardegna 12 mln; alle Marche 9,3 mln; alla Liguria 8,7 mln.

Per il bilanciamento tra reddito pro capite e numero di abitanti, la Campania e la Sicilia ricevono risorse superiori al Lazio, pur avendo un numero inferiore di abitanti (5,9 milioni il Lazio, 5,8 milioni la Campania, 5 milioni la Sicilia). Tra i capoluoghi, Bari potrà distribuire 1,9 milioni, Firenze 2 milioni, Reggio Calabria 1,3 milioni, Venezia 1,3 mln, Catanzaro 622mila euro, Caserta 445mila euro, Foggia 1,1 mln, Lecce 566mila euro, Piacenza 548mila euro, Nuoro 230mila euro, Cagliari 814mila euro, Pesaro 503mila euro, Potenza 398mila, Matera 394mila, Isernia 148mila, Campobasso 303mila. A Bergamo, città duramente colpita dall’epidemia, andranno 642mila euro.

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Borse nervose sui numeri del contagio. Nuovi minimi per il petrolio

lunedì, Marzo 30th, 2020

di FLAVIO BINI e RAFFAELE RICCIARDI

MILANO – Giornata nervosa sui mercati azionari, con i listini asiatici che hanno trattato deboli mentre i future su Wall Street e sull’Europa danno indicazioni positive. Con gli Usa primo Paese (e prima economia) al mondo per contagi da coronavirus, tornano a prevalere i “beni rifugio” quali i titoli di Stato e lo yen giapponese.

Rep

Borse e coronavirus: dopo la grande discesa, il ritorno (cauto) verso le azioni. Ecco cosa aspettarsi dai mercati

di RAFFAELE RICCIARDI
Tokyo segna un ribasso del 3,4% mentre Shanghai e Hong Kong arretrano dell’1,3 per cento. Complessivamente, nota Bloomberg, gli investitori aspettano ancora segnali di inversione di tendenza dal punto di vista dell’emergenza sanitaria, prima ancora che parlare di ripresa delle attività: l’indice Msci che traccia il valore delle azioni globali è in calo del 23% da inizio anno ed è pronto a chiudere il peggior trimestre dalla fine del 2008. 

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Coronavirus, gli errori da evitare sul «dopo»

lunedì, Marzo 30th, 2020

di Antonio Polito

Siccome siamo guelfi e ghibellini nell’animo, abbiamo già cominciato a dividerci su quando «riaprire» l’Italia, innescando un dibattito sulla data in cui mettere fine alla fase del lockdown, se prima di Pasqua o dopo, se ad aprile o a maggio. Poiché le incertezze sul quando «chiudere» furono all’origine di molti guai, vuol dire che non abbiamo imparato la lezione.

I tempi di questa crisi non sono nelle nostre mani, ma in quelle dell’epidemia. E chi non ne tiene conto finisce per fare la parte dell’asino di Buridano, che un giorno vuol chiudere tutto e il giorno appresso aprire tutto, disorientando l’opinione pubblica ma non il virus.

Intendiamoci, la tensione è comprensibile. Siamo tutti sull’orlo di una crisi di nervi, sarebbe inutile negarlo. Da settimane chiusi in casa. Con la prospettiva di passarci anche la Settimana Santa e quella dopo ancora. Ogni giorno che se ne va falcidia redditi familiari e Pil nazionale. È dunque salutare interrogarsi sul dopo. Ma la domanda giusta non è quando, bensì come. È giunta l’ora di aprire un dibattito nazionale sulla seconda fase, quella cosiddetta della «mitigation», sapendo che alla «normalità» ci torneremo solo quando saremo tutti vaccinati; ma sapendo anche che da qui ad allora ci può e ci deve essere una fase di «semi-normalità», in cui si convive con il virus. Avere davanti a noi un traguardo, intravedere una luce in fondo al tunnel, per quanto lontana essa sia, può anzi renderci più accettabile un ulteriore sacrificio, dare un senso alle nostre rinunce. Discutere seriamente di come «riaprire» avrebbe inoltre l’inestimabile vantaggio di farci evitare gli errori che abbiamo commesso al momento di «chiudere».

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Coronavirus, Trump: «Aiutiamo l’Italia anche monetariamente»

lunedì, Marzo 30th, 2020

di Giuseppe Sarcina

Coronavirus, Trump: «Aiutiamo l'Italia anche monetariamente»

Dal nostro corrispondente
WASHINGTON – Si discute molto degli aiuti arrivati in Italia dalla Cina e dalla Russia. Un soccorso interessato, peloso, secondo alcuni politici e commentatori. Può darsi, ma gli Stati Uniti, i nostri alleati storici, che cosa stanno facendo per noi e per l’Europa? Abbiamo girato questa domanda a Donald Trump, attraverso una collega che, nella turnazione dei briefing, rappresenta anche i corrispondenti esteri accreditati alla Casa Bianca (di cui facciamo parte, come Corriere della Sera). Il presidente ha risposto che «il governo sta già aiutando il nostro Paese, anche “monetariamente”» cioè con finanziamenti. Vedremo nelle prossime ore che cosa significhi in concreto questo impegno.

Per ora, il 22 marzo scorso, il Pentagono ha inviato «un sistema mobile di stabilizzazione dei pazienti (Erpss)» al ministero della Difesa. È un’unità da 10 posti per assistere fino a 40 pazienti in 24 ore. Ma è un’iniziativa che francamente sfigura anche al cospetto della generosità dei medici cubani impegnati a Crema. Vero, anche gli Stati Uniti sono ormai investiti dall’urto devastante del coronavirus. Qualche giorno fa, in un altro incontro con la stampa, Trump ha annunciato che invierà ventilatori «principalmente a Boris Johnson e poi agli altri che ne hanno bisogno, Italia, Spagna…». Ma è comprensibile, e Trump lo ha fatto capire ieri sera rispondendo al Corriere, che in questa fase New York o la California abbiano la precedenza rispetto ai Paesi stranieri.

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Coronavirus, in Germania suicida Thomas Schäfer, ministro delle Finanze dell’Assia: “Angosciato per la pandemia”

lunedì, Marzo 30th, 2020

E’ shock in Assia, il Land tedesco di Francoforte sul Meno, dove l’assessore alle finanze Thomas Schaefer si è suicidato a 54 anni lasciando moglie e due figli. Il politico della Cdu era dato come possibile successore dell’attuale presidente Volker Bouffier. “Si preoccupava moltissimo che non si sarebbe riusciti a venire incontro alle enormi aspettative di aiuto della popolazione, era assillato da questa angoscia” ha spiegato Bouffier.

Thomas Schaefer

Secondo quanto riportato dalla Bild, Schäfer ha lasciato una lettera d’addio in cui si trovano le motivazioni che lo hanno portato al suicidio, Il suo cadavere è stato rinvenuto sabato 28 marzo, di mattina, accanto ai binari dell’Ice, il treno superveloce tedesco, nei pressi di Hochheim.

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Coronavirus, l’allarme della polizia: attenzione al volantino-truffa

lunedì, Marzo 30th, 2020

Un falso volantino attribuito al Ministero dell’Interno sulla questione Coronavirus è stato diffuso da sconosciuti in numerose città italiane. Il foglio, affisso sulle facciate dei palazzo e a volte negli androni, invita i residenti a lasciare le abitazioni in attesa che si concludano delle fantomatiche operazioni di controllo da parte delle autorità. C’è anche l’indicazione a presentare, a richiesta, documenti di identità. Le forze dell’ordine invitano a segnalare la truffa, che spesso corre pure sul filo del telefono…

Il contenuto del volantino-truffa – “Si invitano gli eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti per rientrare nel loro domicilio di residenza. Le autorità svolgeranno dei controlli nei condomini e nelle abitazioni private”. Si parla poi di un’ammenda da 206 euro e “reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi”. Ciò si legge sui fogli,stampati su carta intestata “ministero dell’Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza’”con tanto di logo della Repubblica Italiana diffusi in tante città d’Italia. 

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Coronavirus, Papa: “Sia la domenica del pianto” | Contagiati 4mila infermieri | Speranza: “Siamo in piena epidemia”

domenica, Marzo 29th, 2020

La “domenica del pianto“. Così il Papa, nella messa in Santa Marta trasmessa in streaming, ha definito questa domenica vissuta da tutti nel pieno dell’emergenza coronavirus. Intanto il ministro Speranza spiega che siamo ancora nel pieno dell’epidemia e sarebbe un errore abbassare la guardia ora. In Italia sale il numero delle vittime, ma diminuiscono i contagi e ci sono più guariti. A Milano continuano i controlli: nella giornata di sabato sono state fatte 2mila sanzioni.

29 mar 18:12

Borrelli: 756 morti e 646 guariti nelle ultime 24 ore

Sono 10.779 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 756. Sabato l’aumento era stato di 889. Le persone guarite sono invece 13.030, 646 in più di ieri. Il dato è stato reso noto dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. 29 mar 18:11

Borrelli: 73.880 i malati, 3.815 più di ieri

Sono complessivamente 73.880 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.815. Sabato l’incremento era stato di 3.651. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 97.689. Il dato è stato fornito dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. 29 mar 18:08

Gallera: è la provincia di Milano a crescere di più in Lombardia

E’ la provincia di Milano, secondo l’assessore al Welfare Giulio Gallera, a crescere di più nel numero di contagi, +546 (ieri erano 314) con un totale di 8.329 casi, superiore al totale della provincia di Brescia. A Milano città l’incremento è stato di 247 casi (ieri 150) per un totale di 3406. A Bergamo, che resta quella più colpita con 8527 casi, continua il trend discendente con un aumento di soli 178 casi (ieri 289). Nel Bresciano, invece, ancora non si inverte la tendenza e i nuovi contagiati sono 335 (ieri 373) per un totale di 8.013.

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