Colosimo all’Antimafia, l’ira delle opposizioni: “È una pagina nera”

Antonio Bravetti

Nessuna sorpresa. Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia, è la nuova presidente della commissione Antimafia. La candidata di Giorgia Meloni è stata eletta al primo scrutinio, tra gli applausi della maggioranza e le proteste delle opposizioni che hanno abbandonato l’aula, tutte tranne il Terzo polo. «Una pessima scelta – dice la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo – un’altra pagina nera». Su Colosimo pesa la presunta vicinanza all’ex terrorista nero dei Nar Luigi Ciavardini. «Non c’è alcuna amicizia», assicura lei. A vuoto gli appelli dei familiari delle vittime che avevano chiesto alle forze politiche di non votarla. «Ambiguità e ombre – dicono dall’associazione Libera di don Ciotti – siamo contrariati». In serata, mentre lascia la Camera, a La Stampa Colosimo dice di sentirsi «emozionata e grata». Nonostante le critiche delle opposizioni? «Mi auguro si rendano conto che la loro polemica è vagamente strumentale». Poi, via. Fuori Montecitorio ad attenderla c’è la scorta, che le è stata assegnata oggi: «A 36 anni fa una certa impressione…».

La giornata inizia a palazzo San Macuto, sede dell’Antimafia. Il centrodestra conta 30 voti su 50 membri. Colosimo viene eletta con 29 sì (4 schede vanno a Dafne Musolino delle Autonomie più un astenuto); manca solo quello della leghista Valeria Sudano, assente per motivi familiari. Pd, M5S e Avs escono dall’aula prima del voto e rientrano solo per eleggere vicepresidenti e segretari. Gli esponenti del Terzo polo, Raffaella Paita (Iv) e Giuseppe Castiglione (Az), restano. «Ci siamo voluti distinguere dagli altri – spiega Paita – non si esce dalle aule del Parlamento, men che meno dall’Antimafia». Votano Musolino e accusano M5S e Pd di essersi «spartiti gli altri incarichi», visto che incassano un vicepresidente e un segretario di opposizione: Federico Cafiero De Raho (M5S) e Anthony Barbagallo (Pd). L’altro vicepresidente e l’altro segretario di maggioranza sono Mauro D’Attis di Forza Italia e Antonio Iannone di FdI.

Una volta eletta, Colosimo ricorda la figura di Giovanni Falcone, cita Piersanti Mattarella e assicura il «saldo impegno» della commissione nella «radicale condanna di ogni mafia». Ai cronisti assicura di non avere «alcuna amicizia con Ciavardini» e a chi le chiede se durante la sua presidenza sarà possibile scandagliare i rapporti tra mafie ed eversione nera, risponde che si indagherà «su tutto quello su cui bisogna indagare», a cominciare «dalle infiltrazioni negli appalti e nel Pnrr». Alle critiche delle associazioni risponde invitandole in commissione: «Qui è casa loro».

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