Covid, stop all’emergenza. L’Oms: 20 milioni di morti
di Margherita De Bac
L’annuncio di Ghebreyesus dopo oltre tre anni di pandemia: «Resta il rischio di nuove varianti, non abbassare la guardia». Schillaci ricorda le quasi 190 mila vittime italiane: «In loro memoria dobbiamo potenziare l’assistenza»
Da ieri, venerdì 5 maggio 2023, il Sars-CoV-2, virus micidiale che per 3 anni abbondanti ha messo a soqquadro il mondo, è un virus qualunque, come tanti. Senza trionfalismi, il capo dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’Oms, ha annunciato la fine dell’emergenza pandemica.
Molto più di una dichiarazione formale alla quale in Italia e nel resto dei Paesi occidentali eravamo preparati considerato il diffuso declino dei casi. Significa che decadono le cosiddette international health regulations, le restrizioni dettate dalla massima autorità sanitaria globale, considerate vincolanti. Entriamo in una fase endemica. Il coronavirus responsabile del Covid non è sparito, ma non terrorizza più perché col passare del tempo ha perso aggressività di pari passo con i progressi della ricerca che ha approntato i vaccini.
L’emergenza fu dichiarata il 30 gennaio del 2020, sulla base di quello che stava accadendo in Cina, dove la situazione molto probabilmente era molto più grave di quella che il governo di Pechino faceva intendere. Da allora circa 20 milioni di morti (tanti ne ha stimati ieri l’Oms, a fronte dei 7 milioni riportati), l’economia mondiale a terra.
Ieri, durante la conferenza stampa nella sede di Ginevra, il capo dell’Oms Tedros Ghebreyesus non ha però suonato la fanfara: «È con grande speranza che pronuncio la parola fine. Tuttavia il Covid-19 non è finito come minaccia per la salute globale. Mentre parliamo migliaia di persone stanno lottando per la vita nelle unità di terapia intensiva. E altri milioni continuano a convivere con gli effetti debilitanti della malattia. Questo virus è qui per restare, permane il rischio di nuove varianti». Poi un’autocritica («Promettiamo ai nostri figli che non faremo mai più gli stessi errori») e un monito: «La cosa peggiore che si potrebbe fare è abbassare la guardia». Tedros Ghebreyesus ha così fatto suo il parere del comitato di esperti Oms sull’emergenza, favorevole a maggioranza ad apporre la parola fine.
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