Ponte sullo Stretto al via: tre km di lunghezza, sostenuto da cavi

Un ottimismo che nasce dal fatto che il lavoro non è all’anno zero, fermo restando che il progetto dovrà rispettare i criteri di sostenibilità richiesti dall’Unione: «Si ripartirà — prosegue Rixi — dalle autorizzazioni già ottenute nel 2012 relative ai raccordi ferroviari e stradali. Rimetteremo in vita il piano per quell’opera, aggiornandolo, così da essere in grado di fare una cantierizzazione più veloce». Ora, si tratta dunque di costruire e adeguare il progetto. Secondo il decreto, dovrebbe arrivare entro il luglio dell’anno venturo.

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Consiglio dei ministri: il testo del comunicato

Oltre a Salvini, per cui il ponte sullo Stretto è un pilastro del programma oltre che una passione vera, ad esultare per la rinascita del progetto è Silvio Berlusconi: «Questa volta non ci fermeranno. È un’altra promessa agli italiani che siamo finalmente in grado di mantenere». Il riferimento è alle opere legate al «contratto con gli italiani» firmato nel 2001 dal fondatore azzurro da Bruno Vespa.

Resta lo scetticismo delle associazioni ambientaliste. Per il Wwf, il ponte è opera «fallimentare» dagli «elevatissimi e insostenibili costi ambientali, sociali ed economico-finanziari». Secondo l’associazione, «il General Contractor Eurolink (capeggiato da Webuild) che ha progettato il ponte sospeso ad unica campata e doppio impalcato stradale e ferroviario, che si vuole rilanciare, non ha mai prodotto gli approfondimenti tecnici ed economico-finanziari sul progetto definitivo redatto nel 2010».

CORRIERE.IT

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