Ucraina Russia, ultime notizie sulla guerra | Elicottero precipita vicino a un asilo pieno di bambini: «16 morti, tra loro il ministro dell’Interno»

Ore 09:22 – Michel: «Io a favore della fornitura di carri armati a Kiev»

«Dobbiamo forniture tutto il sostegno necessario all’Ucraina. E io sono personalmente a favorire della fornitura di carri armati».

A dichiararlo apertamente, intervenendo nella seduta plenaria del Parlamento Europeo, è stato questa mattina il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

«Sostenere l’Ucraina vuol dire sostenere la democrazia e sostenere la pace».

Ore 09:03 – I carri armati tedeschi all’Ucraina?

La Germania invierà i propri carri armati all’Ucraina? La questione dell’invio dei tank tedeschi è al centro delle attenzioni, a causa delle pressioni degli alleati affinché Berlino diventi più concreta nel suo appoggio a Kiev e a causa del cambiamento — formalizzato ieri — nel ministero della Difesa tedesco.

Come scrive Paolo Valentino, il corrispondente da Berlino del Corriere, nel suo ritratto del nuovo ministro:

«Boris Pistorius avrà un battesimo del fuoco quasi immediato. Berlino è infatti sotto pressione per fornire a Kiev i carri armati pesanti Leopard, considerati essenziali per consentire alle forze ucraine di riprendere l’offensiva dopo i successi dei mesi scorsi.

Finora il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è rifiutato di farlo, temendo un ampliamento del conflitto e invocando l’argomento che non può essere la Germania, in ragione del suo passato, il primo Paese occidentale a cedere armi così offensive e sofisticate.

Ma ora che anche il Regno Unito e la Francia hanno annunciato la fornitura dei loro carri armati, la posizione tedesca sta cambiando, anche perché all’interno stesso del governo tedesco Verdi e liberali premono per la fornitura dei Leopard o quanto meno per l’autorizzazione a farlo (necessaria trattandosi di sistemi made in Germany) a chi li vuole dare, come Polonia e Finlandia. Negli arsenali dei Paesi europei, ci sono al momento complessivamente circa 2 mila esemplari di Leopard 1 e 2».

Ore 08:20 – Precipita elicottero, asilo pieno di bambini in fiamme: «Almeno 5 morti»

Un asilo pieno di bambini è andato in fiamme, dopo lo schianto di un elicottero a Brovary, nella regione di Kiev.

La notizia è stata confermata pochi minuti fa dall’ufficio di presidenza che ha riferito della «caduta di un oggetto volante vicino all’asilo di infanzia». Secondo un portavoce della polizia, almeno 5 persone sarebbero morte — e tra loco ci sono anche dei bambini.

Ore 03:37 – Usa “elogiano” Londra per invio carri armati a Kiev

Gli Stati Uniti hanno «elogiato» la decisione di Londra di inviare in Ucraina i carri armati da combattimento Challenger 2, in dotazione all’esercito britannico, e ulteriori sistemi di artiglieria, in «aggiunta» a quelli che Washington sta già fornendo. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, al termine del bilaterale con il suo omologo britannico James Cleverly. L’incontro è avvenuto a Washington. «Il presidente Biden e il primo ministro Sunak – ha aggiunto il capo della diplomazia americana – sono decisi a restare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario». Blinken ha, inoltre, ribadito la richiesta di «mettere pressione» al presidente russo Vladimir Putin attraverso una serie di sanzioni che colpiscano l’export di Mosca, «imponendo costi che possano privare la Russia delle risorse di cui ha bisogno per alimentare la sua macchina da guerra».

Ore 03:05 – Incontro Stati Uniti-Germania: giovedì faccia a faccia tra i ministri

Il segretario alla Difesa americana Lloyd Austin giovedì volerà alla base aerea di Ramstein, in Germania, per incontrare di persona il gruppo di contatto della difesa sulla questione ucraina. Con Looyd ci sarà il capo dello stato maggiore congiunto delle forze militari americane, il generale Mark Milley. I due si uniranno ai ministri della Difesa e ai responsabili della difesa di cinquanta nazioni, che arriveranno da tutto il mondo.

Ore 02:44 – Biden a Rutte, «brutalità russa ci motiva a agire»

Il presidente Joe Biden ha detto che la «brutalità» della Russia ha rinforzato la convinzione Usa ad aiutare l’Ucraina. Il capo della Casa Bianca lo ha dichiarato al primo ministro olandese Mark Rutte in visita all’Ufficio Ovale, prendendo spunto dalle ultime notizie riguardanti il massacro avvenuto a Dnipro, dove piu’ di quarantacinque civili, tra cui sei bambini, sono stati uccisi da missili russi, che sabato hanno distrutto un edificio residenziale. Rutte ha ringraziato gli Stati Uniti per la loro leadership e ricordato che «Putin e la Russia non dovranno cavarsela». Il premier olandese ha, inoltre, dichiarato l’intenzione del suo Paese di partecipare al progetto Patriot, per equipaggiare l’Ucraina del sistema missilistico di difesa antiaerea. «Non si tratta – ha poi detto alla Cnn – di portare un sistema intero, ma di agire nella legalità, facendo parte di un sistema».

Ore 02:21 – Usa inviano armi prese da depositi in Israele e Sud Corea

Il Pentagono sta inviando in Ucraina una serie di munizioni ammassate in Israele e in Corea del Sud. Lo riporta il New York Times. L’arsenale utilizzato sarebbe quello accumulato dagli Stati Uniti per i conflitti in Medio Oriente. Washington aveva autorizzato il governo di Israele ad accedere alle scorte in caso di emergenza. La decisione d’emergenza è stata presa perché i produttori americani non riescono a tenere testa alle richieste di armamenti arrivate da Kiev, e nel frattempo le munizioni in Usa si sono ridotte. L’artiglieria costituisce la spina dorsale delle armi inviate agli ucraini per contrastare l’invasione russa. Non c’è solo Israele, tra i Paesi da cui attingere le forniture, ma la Corea del Sud. Migliaia di proiettili sono stati immagazzinati e inviati a Kiev. Israele ha sempre rifiutato di inviare armamenti nel timore di danneggiare i rapporti con Mosca. Circa metà dei 300 mila proiettili destinati all’Ucraina sono stati imbarcati per l’Europa e verranno consegnati, passando in Polonia.

Ore 01:11 – Zelensky, Giorgia sarà presto a Kiev, la aspettiamo molto Ucraina

«Aspettiamo molto Giorgia. Non dico Giorgia Meloni perché durante il nostro primo colloquio lei mi ha detto ‘Volodymyr mi chiami, per favore, Giorgia’, e così abbiamo iniziato la conversazione con lei. Io ho visto in lei un primo ministro estremamente concreto. Mi è assolutamente chiara la sua retorica. Anche se nella società c’erano delle sensazioni diverse, perché Draghi sosteneva l’Ucraina e ora c’è un governo diverso, e c’era chi divulgava informazioni che questo governo sarebbe stato più filorusso. Invece al giorno d’oggi vedo Giorgia filoitaliana e questa è la cosa più importante: che è proitaliana e sostiene l’Ucraina. E sostiene i valori comuni. Oggi è così. L’aspetto molto in Ucraina in visita ufficiale. Lei verrà presto. Non posso comunicare la data, ma presto». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’intervista a Bruno Vespa a Porta a Porta. CORRIERE.IT

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