Salvini a Meloni: “Senza Viminale io vicepremier e all’Agricoltura”

Ieri un tweet di Guido Crosetto, cofondatore del partito di Meloni, ha scatenato mille retroscena sulla sua prossima destinazione. Crosetto ha annunciato di voler liquidare la società di consulenza che opera nel settore «perché nessuno possa fare illazioni», «ora che una mia amica conterà». Per lui dovrebbe essere pronto il posto da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ruolo delicato e cruciale, o alla Farnesina.

Meloni ha anche un’altra grana, oltre a Salvini. E si chiama Licia Ronzulli. Donna di fiducia del presidente di Fi Silvio Berlusconi, sconta un rapporto molto freddo con Meloni. Lei punterebbe alla Sanità, dove i forzisti preferirebbero recuperare il non eletto Andrea Mandelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Milano.

Per incastrare tutte le caselle, però, la presidente di Fdi e gli alleati dovranno prima trovare un accordo sui presidenti di Camera e Senato, da eleggere subito dopo la prima convocazione dei parlamentari il 13 ottobre. Respinta la proposta di pacificazione di Meloni, che avrebbe voluto dare una delle due camere all’opposizione, La Lega ha chiesto la guida di Palazzo Madama per Roberto Calderoli. Ma la seconda carica dello Stato resta un obiettivo anche di Ignaizo La Russa (Fdi) e di Anna Maria Bernini (Fi). I berlusconiani non escludono Tajani a Montecitorio, se non dovesse strappare la doppia carica di vicepremier e ministro delgi Esteri. Mentre le chance di Giancarlo Giorgetti per lo scranno più alto della Camera dipendono da quanto Salvini vorrà fargli pagare la troppa fedeltà a Mario Draghi. Sembra però ormai certo che il numero due della Lega non entrerà nel governo.

LA STAMPA

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