Tv, Mfe lancia l’offerta per la francese M6: sfida alla cordata dei miliardari

Francesco Spini

MILANO. Mfe ci riprova. Dopo lo stop delle trattative per una fusione con Tf1 – anticipando l’altolà che sarebbe giunto dall’Antitrust di Parigi – si riapre la partita sul 48,3% della Tv francese M6. E MediaforEurope, la nuova configurazione europea di Mediaset, oggi – data di scadenza – presenterà una nuova offerta non vincolante in contanti per il canale transalpino. Già al primo round, secondo le indiscrezioni, il gruppo guidato dall’ad Pier Silvio Berlusconi aveva presentato l’offerta finanziariamente più allettante ma i tedeschi di Rtl Bertelsmann, cui M6 fa capo, avevano scelto la Tf1 del gruppo Bouygues, per una sorta di arrocco alla francese.

Anche questa volta il copione potrebbe ripetersi. La nuova asta è una corsa contro il tempo: bisogna chiudere l’eventuale vendita entro la primavera del 2023, prima che il rinnovo della licenza ne blocchi la cessione per 5 anni. E ora in campo per M6 ci sarebbe una nuova cordata francese guidata dal miliardario Rodolphe Saadé, uomo non di Tv ma impegnato nella logistica col gruppo Cma Cgm e in ottimi rapporti con la famiglia Bouygues, che – saltata la fusione Tf1-M6 – punterebbe a ritentare la combinazione tra cinque anni. Oltre a Saadé nella cordata ci sono Stéphane Courbit, che fa il produttore Tv con Baijay, e l’investitore Marc Ladreit de Lacharrière. Sarebbero loro i favoriti, mentre alcuni operatori Tv transalpini, viste le asperità antitrust, avrebbero deciso di soprassedere. Vivendi, ad esempio, potrebbe stare alla finestra e appoggiare il Biscione, di cui – seppure in uscita – è ancora socio. Mfe, che non ha problemi di finanziamento anche grazie a un debito basso, proverà un rilancio che terrebbe però conto del nuovo contesto economico.

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