Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Nuove esplosioni in Crimea. Zelensky cambia i capi dei servizi segreti in 4 regioni
di Redazione online
Le notizie di martedì 16 agosto, in diretta. La Russia ha posto condizioni alla visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della missione dell’Agenzia nucleare delle Nazioni unite (Aiea)
• La guerra in Ucraina è arrivata al 174esimo giorno. Qui le notizie del 15 agosto.
• La centrale nucleare di Zaporizhzhia è
ancora sotto controllo russo e continuano le esplosioni nei pressi del
reattore. Intanto sono cominciati i dialoghi tra Russia, Ucraina e
l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) per un’ispezione
della zona.
• Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha rimosso i capi dei dipartimenti dei servizi di sicurezza nelle regioni di Kiev, Ternopil e Leopoli.
• Tre quarti dei residenti della regione di Donetsk sono già stati evacuati: un totale di 5.575 persone hanno
lasciato la regione dall’inizio della campagna di evacuazione
obbligatoria secondo i dati forniti dall’amministrazione militare
regionale.
Ore 08:34 – Il ministero della Difesa russa nega feriti gravi dopo le esplosioni in Crimea
Non ci sarebbero feriti
gravi in seguito agli incendi causati dalle esplosioni nel deposito di
munizioni russe nel villaggio di Maiskoye, vicino a Dzhankoi, almeno
secondo quanto dichiara il ministro della Difesa russo.
Un rapporto di Mosca, citato da Ria Novosti, riporta che non è stato
identificato alcun ferito grave e che si sta lavorando per estinguere
l’incendio e scoprirne le cause.
Ore 08:19 – Cosa sappiamo delle esplosioni in Crimea
Emergono alcuni
dettagli in più circa le esplosioni avvenute nel corso delle scorse ore
in Crimea, la regione ucraina da anni occupata dalla Russia — e che
Zelensky ha annunciato di voler riconquistare.
Secondo quanto riportato da media locali, ad andare a fuoco è stato
un deposito di munizioni russe nel villaggio di Maiskoye, vicino a
Dzhankoi, nella regione settentrionale della penisola.
Secondo l’agenzia russa Tass, che cita il capo della regione Sergei
Aksyonov, i residenti di quell’area sono stati fatti evacuare. Lo stesso
Aksyonov aveva comunicato di essere in partenza per la zona
dell’esplosione, che avrebbe interessato anche una centrale elettrica.
Non ci sono al momento informazioni precise circa la causa delle esplosioni.
Giorni fa, a essere stata clamorosamente colpita era stata una base dell’esercito russo in Crimea.
Ore 08:02 – Zelensky e le nuove «purghe» nei servizi segreti
Non si fermano le «purghe» ai vertici dei servizi segreti da parte del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, che cita decreti
firmati dal presidente ucraino e pubblicati sul sito della presidenza,
sono stati rimossi i capi dei servizi di sicurezza in quattro regioni – a
Kiev, nella regione di Kiev, a Leopoli e a Ternopil.
Serhiy Zayats è stato
licenziato dal posto di capo della direzione principale dei servizi
nella regione di Kiev, Yuriy Boreichuk è stato destituito dalla carica
di capo della direzione principale dell’Sbu nella regione di Ternopil,
Artem Bondarenko è stato spostato dal posto di capo della direzione
dell’intelligence nella regione di Leopoli a quello di capo della
direzione principale dell’Sbu a Kiev e nella regione della capitale.
Il «fronte interno» di Zelensky si era aperto alcune settimane fa, con il siluramento della commissaria per i diritti umani Denisova e quello del capo degli 007 di Kharkiv, Dudin.
Ore 07:15 – La Russia pone delle condizioni per la visita alla centrale nucleare
Come riporta il
Guardian, un portavoce delle Nazioni Unite ha fatto sapere che c’è la
possibilità di una visita degli ispettori dell’Agenzia internazionale
per l’energia atomica (AIEA) alla centrale di Zaporizhzhia, ma un
diplomatico russo avrebbe posto delle condizioni.
Ore 06:57 – Esplosioni in Crimea
I residenti segnalano esplosioni nell’area della Crimea occupata, nella regione di Dzhankoy: sarebbe stato colpito un grande deposito di munizioni russo. Su Twitter diversi utenti riportano video e foto che mostrano colonne dense di fumo nero alzarsi in aria.
Ore 03:16 – La Francia si offre di sminare l’Oblast di Chernihiv
La Francia si offre di contribuire a sminare l’Oblast di Chernihiv, in Ucraina. Ne dà notizia il Kyev Independent, secondo cui in un incontro con Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, l’ambasciata ha discusso della fornitura di attrezzature e specialisti, nonché della formazione del personale ucraino, per sminare l’Oblast di Chernihiv.
Ore 01:18 – Mosca: troppo pericoloso per Aiea passare per Kiev
Qualsiasi missione intrapresa dall’agenzia nucleare delle Nazioni Unite per ispezionare la centrale ucraina di Zaporizhzhia non può passare attraverso la capitale Kiev perché è troppo pericolosa, ha affermato un alto diplomatico di Mosca citato dalle agenzie di stampa russe. «Immaginate cosa significa passare attraverso Kiev, significa che arrivano alla centrale nucleare attraverso la prima linea», ha detto ai giornalisti Igor Vishnevetsky, vice capo del dipartimento per la proliferazione nucleare e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo, secondo quanto riportato da Reuters. Il diplomatico ha anche affermato che la missione Aiea in ogni caso non ha mandato per affrontare la «smilitarizzazione» dell’impianto come richiesto da Kiev.
Ore 22:59 – Mosca, in corso dialogo su visita Aiea a Zaporizhzhia
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) sta discutendo con Russia e Ucraina i «dettagli tecnici» di un’ispezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, rimasta coinvolta nelle ostilità tra i due Paesi. Lo ha dichiarato, riporta l’agenzia Tass, il rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmitry Polyanski.
Ore 22:23 – Iniziato a Donetsk processo a cinque europei
È iniziato oggi in un tribunale amministrato dai separatisti sostenuti dal Cremlino nella città di Donetsk il processo a cinque europei catturati nell’Ucraina orientale e accusati di essere mercenari. Secondo quanto riferito dai media russi, potrebbero essere condannati a morte secondo le leggi dell’autoproclamata e non riconosciuta Repubblica popolare di Donetsk. I cinque – lo svedese Mathias Gustafsson, il croato Vjekoslav Prebeg e i britannici John Harding, Andrew Hill e Dylan Healy – si sono tutti dichiarati non colpevoli riguardo alle accuse di essere mercenari. La prossima udienza è prevista per ottobre.
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