Proprio il Pd torna alla carica e chiede a Giorgia Meloni di andare oltre: «Vuole consegnare il fascismo alla storia? Allora tolga la fiamma del Movimento sociale dal simbolo».

Cecilia D’Elia, responsabile parità di genere dei dem, attacca: «Alla buon’ora, dopo 30 anni di militanza politica, a soli 45 giorni dalle elezioni in cui si candida a governare l’Italia, Giorgia Meloni ha sentito la necessità di prendere le distanze dal fascismo e dalle leggi razziali. Nonostante la fiamma pensata dai nostalgici della Repubblica di Salò, che ancora campeggia nel simbolo del suo partito».

Chi invece offre una sponda a Meloni è il senatore dem e capogruppo al Senato Andrea Marcucci, che dice: «Io non chiedo di togliere la fiamma dal simbolo. Anzi, credo che toglierla durante una campagna elettorale sarebbe sbagliato. Ogni partito ha la sua storia e la sua tradizione. Quello che invece dico è: sono rimasto molto preoccupato dal discorso che fece Meloni in Spagna. Non dai toni, non dai modi, ma dai contenuti». —

LA STAMPA

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