Gualtieri: “La Flat Tax è un vero furto agli italiani”

Voi venite accusati di volere una patrimoniale.
«Il Pd è per il principio costituzionale della progressività delle imposte, che è alla base del welfare universalistico e del modello sociale europeo, per la lotta all’evasione e contro i condoni, e per un incremento della tassa di successione per i patrimoni plurimilionari (oggi in Italia tra le più basse d’Europa) con cui aiutare i giovani a diventare autonomi e indipendenti».

Da ministro dell’Economia lei ha anche lavorato al fianco di Giuseppe Conte. Crede che si possa ancora riaprire un dialogo con i Cinque stelle dopo le elezioni?
«Ho lavorato bene con Conte e con quel governo abbiamo ottenuto risultati importanti, in alcuni casi storici. Per questo trovo incomprensibile la sua scelta di determinare una rottura col centrosinistra affossando il governo Draghi, che stava facendo molto bene, peraltro spesso in continuità con l’esecutivo precedente».

L’alleanza invece resiste nei territori, come in Sicilia, dove si voterà per la Regione. È il caso di premere il tasto reset anche a livello locale?
«Direi che è buona regola che le alleanze locali siano decise a livello territoriale e dipendano da fattori specifici regionali o cittadini».

Conte l’accusa di firmare un appello per il clima e poi di firmare per costruire un inceneritore. C’è un approccio diverso, tra voi e i Cinque stelle, sui temi ambientali?
«Il fatto che Roma non abbia un termovalorizzatore fa sì che i suoi rifiuti indifferenziati vadano nelle discariche o negli inceneritori in giro per l’Italia e l’Europa. Anche per questo il giudizio dei romani sull’amministrazione Raggi è stato inappellabile. Col nostro piano, che abbiamo approvato la settimana scorsa, che prevede riduzione dei rifiuti, aumento della differenziata e del riciclo, recupero energetico per la frazione residua indifferenziata e discarica zero, ridurremo le emissioni di CO2 di oltre il 90%, rendendo Roma capofila della transizione ecologica e dell’economia circolare».

In campagna elettorale aveva promesso che avrebbe risolto il problema della spazzatura a Roma entro Natale scorso, ma la situazione non ha mai smesso di essere critica. Cosa non ha funzionato?
«A Natale la città era più pulita di come l’avevamo trovata, che era quello che avevamo promesso. La situazione è diventata critica dopo l’incendio dell’impianto di trattamento di Malagrotta, il più grande di Roma. Ora la raccolta dei rifiuti a terra sta tornando a regime e stiamo rafforzando spazzamento e lavaggio di strade e marciapiedi anche grazie ai nuovi mezzi e al nuovo personale di Ama. La vera svolta arriverà con gli impianti che abbiamo deciso di realizzare. Anche per questo i cittadini mi dicono di andare avanti».

LA STAMPA

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