Il manifesto della destra

Nel documento intitolato “Italia domani” , che ricalca lo slogan scelto dal governo Draghi per il portale sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, spicca la collocazione internazionale dell’Italia: «Parte dell’Europa, della Nato e dell’Occidente». Seguono la riforma del presidenzialismo su cui spinge Fratelli d’Italia e i temi identitari della Lega come il federalismo fiscale e il riconoscimento delle autonomie.

Non poteva mancare un capitolo sulla riforma della giustizia, con la separazione delle carriere, la riforma del Csm, la riduzione dei tempi dei processi e la semplificazione delle procedure. Ampio spazio alle misure sulla svolta ecologica definita «una priorità». C’è l’impegno a rispettare gli impegni internazionali sul clima e ad accompagnare l’industria nella riconversione, in più si lancia il progetto di introdurre l’educazione ambientale come «materia obbligatoria nelle scuole secondarie».

Intanto, anche il tavolo sulle candidature è al lavoro. Dovrebbero aumentare fino a sedici i candidati riservati ai centristi nella ripartizione dei collegi uninominali. L’accordo nel centrodestra prevede la creazione di una lista di forze politiche di centro, di cui dovrebbero far parte i partiti di Lupi, Toti, Brugnaro, Cesa e Rotondi.

LA STAMPA

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