Draghi: «Cresceremo più di Francia e Germania. Pronto a interventi ancora più pesanti»

Volontà che traspare, netta, anche dalla vicenda Ita Airways: «Non è mia intenzione lasciare il dossier al prossimo governo, anzi la decisione arriverà in tempi brevissimi, entro dieci giorni», delinea la road map del processo di privatizzazione della compagnia. La credibilità internazionale è il lascito a cui tiene di più. Nel decreto, tiene a rimarcarlo, c’è la volontà di «attrarre investimenti dall’estero, in settori ad alta tecnologia, come i semiconduttori» di cui l’Europa (e il mondo intero) soffrono una pesante mancanza. Il riferimento, neanche velato, è all’annuncio dell’Intel che intende aprire fabbriche. «Perché portano occupazione, il cui tasso è salito oltre il 60% ai massimi dal 1977», segnala il premier che però, non nasconde, solo «una parte a tempo indeterminato». La chiusa sulla pressione migratoria, alimentata dall’instabilità dettata dalla carenza di grano: «Abbiamo ottenuto lo sblocco delle prime navi, ma non possiamo ancora escludere la crisi umanitaria».

CORRIERE.IT

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