“Lei è morta”. L’Inps le blocca la pensione, l’ex insegnante non riesce a dimostrare di essere viva

Gianni Giacomino

La settantenne Mariacristina Fornelli Bardina è una ex insegnante di Balangero, in pensione dal 2004. E, fino allo scorso 30 giugno, ha regolarmente percepito la pensione che ora le è stata tolta. Perché la donna, da quello che risulta all’Inps, sarebbe morta il 15 giugno. «Invece, come può vedere, sono qui, viva e vegeta» – dice con un mezzo sorriso. Una smorfia che nasconde quasi due mesi di autentico «calvario burocratico» per cercare, in qualche modo, di riottenere la pensione. Che, però, almeno per il momento, non le è ancora stata riassegnata.

È davvero una vicenda singolare – soprattutto oggi che, tutti i dati di una singola persona, sono a portata di clic – quella che sta vivendo la Fornelli Bardina, tra telefonate a Inps e banca, richiesta e produzione di documenti in municipio, code agli sportelli, appuntamenti fissati e poi slittati, invio e ricezione di mail. E, per fortuna, la donna, insieme al marito, sanno come muoversi, in un mondo dove, sempre di più è tutto affidato alla tecnologia e i rapporti umani spariscono. Con ansia e amarezza che crescono giorno dopo giorno: «Davvero, mi creda, è una situazione surreale che mai più pensavo di dover affrontare» – racconta la donna.

Lei oramai, viaggia con una cartellina, dove sono contenuti tutti i passaggi che sta tentando per riottenere la pensione. A cominciare dallo scorso 4 luglio quando la rendita non viene bonificata e lei chiama la banca per capire come mai: «Ma signora è stata stornata perché l’Inps ci ha comunicato che lei è morta». Assurdo. E, da questo punto, per l’ex insegnante inizia una battaglia per dimostrare che è ancora in vita e gode di buona salute. «Ho telefonato e scritto delle mail all’Inps – spiega – pensavo che, nel giro di qualche giorno, tutto si sarebbe risolto». La situazione è in un vicolo cieco quando un amico di famiglia «intercetta» un manifesto funebre affisso in un paese del Ciriacese.

La persona deceduta è un’omonima della pensionata di Balangero. Magari qualcuno ha fatto confusione e, per sbaglio, all’Inps ha comunicato il nome sbagliato. Intanto la Fornelli Bardina continua la sua crociata per dimostrare che non è morta. «Ho dovuto chiedere al comune di Balangero di produrre e rilasciarmi quella che si chiama “dichiarazione di esistenza in vita” – racconta – e, insieme alla fotocopia della mia carta di identità, l’ho spedita via mail prima, il 5 luglio alla banca, altrimenti mi avrebbero bloccato il conto corrente. Poi, il 14 luglio, ho mandato tutto anche all’Inps, sia di Torino che alla sede di Roma. Questo sempre tra una telefonata e l’altra, sperando che l’iter si sbloccasse». Invece niente. «Ora sono già due mesi che non percepisco la pensione – allarga le braccia la donna – e aspetto che qualcuno mi dica quello che sta succedendo e quando potrò ricevere di nuovo i soldi che mi spettano».

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