Guerra fredda tra Salvini e Giorgetti. “I militanti ci dicono: via dal governo”

E qui si torna al confronto interno alla Lega. La decisione, assicura Iezzi, sarà collettiva, di tutto il partito, «come sempre». Altro che «cerchio magico», il partito soffre alle elezioni perché deve sostenere un governo di unità nazionale, un governo che tutti hanno voluto. «Non c’è mai stato un leader solo al comando» continua Iezzi. «Matteo ci ha sempre messo la faccia, ma è sempre stato un lavoro di squadra. È poco concepibile che chi ha insistito molto per entrare al governo ora dica: il governo ci fa perdere voti, è colpa di Matteo. Questo modo di ragionare non funziona». Insomma, si deciderà a settembre se restare al governo o no, e si farà tutti insieme, «ascoltando anche la base». E nessuno potrà dire che ha deciso solo Salvini. 

LA STAMPA

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