Salvini e il vertice con la Lega spaccata. Giorgetti: se il problema sono io, lascio
Gli «insoddisfatti» lamentano che la Lega ha pagato un prezzo troppo alto per il suo sostegno al governo. «Abbiamo dato, adesso basta» è stato l’altolà del fronte della protesta. Ai quali Giorgetti ha replicato: «Non tutto quello che abbiamo in mente di fare possiamo farlo. Poi ci saranno le elezioni, la Lega le vincerà e farà tutto quello che vorrà». Salvini ha ascoltato e promesso che rifletterà, anche dopo aver ascoltato, cosa che farà oggi, le valutazioni dei senatori. Intanto, ieri mattina ha incontrato il governatore lombardo Attilio Fontana per riconfermargli che sarà lui il candidato del centrodestra la prossima primavera (ma Letizia Moratti resta in pista).
L’agitazione della Lega, che si aggiunge a quella del M5S, impensierisce anche Silvio Berlusconi. «Siamo fortemente preoccupati per le fibrillazioni che vengono scaricate sul governo, in un momento nel quale sono invece necessarie stabilità e dialogo» ha spiegato il leader di Forza Italia al termine di un vertice in Sardegna con Antonio Tajani e i capigruppo al Senato Annamaria Bernini e alla Camera Paolo Barelli.
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