Grillo: le chiamate a Draghi, le accuse e le gag, 72 ore da «guastatore»

Conte ieri in serata ha poi fatto il punto al Quirinale con il capo dello Stato sull’affaire De Masi. Il colloquio con Sergio Mattarella è durato un’ora. Scossoni in vista per il governo al momento non ce ne sono, ma tra gli stellati c’è chi sottolinea come «luglio sia un mese complicato» e come «le situazioni possano evolversi in fretta, anche nel giro di poche settimane». E suona come un campanello d’allarme il fatto che sia stato bocciato ieri l’emendamento del Movimento al dl Aiuti che puntava a bloccare la realizzazione dell’annunciato termovalorizzatore a Roma. La proposta è stata respinta dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, con 22 voti favorevoli e 14 contrari. Se sul decreto ci sarà la fiducia, potrebbe aprirsi uno squarcio nell’esecutivo. Sempre che Grillo istrione-guastatore lo permetta. Non a caso la questione del termovalorizzatore è stata una delle prime affrontate dal garante nel corso della sua trasferta romana. «Non esco dal governo per un c… di inceneritore», ha detto Grillo. Un avvertimento, forse, o il preludio del prossimo show.

CORRIERE.IT

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