Covid, Abrignani: «L’isolamento è stato utile. Il 40% dei vaccinati può infettarsi»

C’è chi ipotizza di rinunciare anche all’isolamento dei positivi. Equivarrebbe a un liberi tutti. È d’accordo?
«Abolire l’obbligo di isolamento significherebbe accettare un rapporto di convivenza “totale” col virus
, rinunciare a contenerlo del tutto, mettendo in conto di perdere più persone. Si pensi che tra il 15 maggio e metà giugno abbiamo avuto circa 2.000 morti da Covid, la metà però del mese precedente. È plausibile che se non ci fosse stato l’obbligo d’isolamento per i positivi avremmo pianto più morti, ma sarebbe come accettare il rischio di sostenere una forma di influenza grave».

Troppo presto per compiere questo passo?
«Come azione di sanità pubblica potrebbe apparire sbagliato, non lo è se lo controbilanciamo con il desiderio di ritorno alla “vita normale” dopo piu di due anni. Abbiamo vissuto inverni alle prese con epidemie influenzali pesanti, l’ultima nel 2018 che fece circa 8-10.000 vittime. Eppure i malati non dovevano restare a casa, isolati in quarantena. L’ipotesi al momento è di entrare in questo ordine di idee».

CORRIERE.IT

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