Guerra Russia-Ucraina, Zelensky: “Nessuna cessione di territori in cambio della pace”. Kiev attacca la Nato: “Non fa nulla”
AGGIORNAMENTI DALL’UCRAINA DI FRANCESCA MANNOCCHI, MONICA PEROSINO, NICCOLÒ ZANCAN. DIRETTA A CURA DI PASQUALE QUARANTA, DANIELA LANNI
Oggi è il 92° giorno di guerra in Ucraina. Mosca annuncia
l’accerchiamento del Severodonetsk e continua la massiccia offensiva per
il controllo del Donbass: le strade sono bloccate dalle bombe, i
rifornimenti arrivano attraverso i campi. Missili a Balakliia hanno
causato la morte di due persone e sette feriti.
«L’offensiva delle
truppe russe nell’est è estremamente brutale» afferma il presidente
ucraino Zelensky in un videomessaggio. «In alcuni luoghi, il nemico
supera di gran lunga l’equipaggiamento e il numero dei nostri soldati»,
ha aggiunto, tornando a chiedere agli alleati occidentali pieno sostegno
nella fornitura di armi. Per il ministro degli Esteri ucraino
Kuleba «contro l’aggressione la Nato non fa nulla».
Questa
mattina il presidente francese Macron ha in programma una conversazione
telefonica con il leader turco Erdogan: la Turchia ha minacciato di
esprimersi contro l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato,
esercitando il potere di veto che spetta a tutti i membri dell’Alleanza
sulle nuove adesioni.
Intanto, l’Ue estende la confisca anche agli
oligarchi che violano le sanzioni: congelati 10 miliardi di beni. In
Italia, il monito del presidente Mattarella è «raddoppiare l’impegno per
la pace». Il premier Draghi: «La dipendenza dal gas russo è
sottomissione, lo compreremo dall’Africa».
La storia – Il Cremlino riscrive Orwell: criticava il liberalismo
Il commento – Bibite al veleno e iPhone minati: fra i russi dilaga la paranoia
L’analisi – Perché il piano di pace di Di Maio non funziona
L’intervista / 1 – Metsola: arriveremo all’embargo totale
L’intervista / 2 – Cingolani: ecco il compromesso di Bruxelles su petrolio e gas
Il punto – Margelletti: la difesa a oltranza equivarrà all’autodistruzione
Come donare – Fondazione Specchio dei Tempi
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08.55 Crimea: Mar d’Azov perduto per sempre per l’Ucraina
«Il
Mar d’Azov è perduto per sempre per l’Ucraina. I porti delle regioni di
Zaporizhzhia e Kherson non saranno mai più ucraini. Sono sicuro che
dopo la riunificazione delle nostre regioni con la Russia, il Mar d’Azov
tornerà ad essere, come prima, esclusivamente un mare interno della
Federazione Russa», ha dichiarato il vice primo ministro del governo
della Crimea Georgy Muradov, riportato da Ria Novosti.
L’agenzia russa cita anche Vladimir Rogov, un funzionario nominato da
Mosca nella regione occupata di Zaporizhzhia, il quale ha affermato che
«le regioni di Zaporizhzhia e Kherson non torneranno mai sotto il
controllo di Kiev».
08.50 Consigliere sindaco Mariupol: “Mosca prolunga anno scolastico per insegnare il russo”
Le
autorità russe hanno prorogato l’anno scolastico fino al 1 settembre
nelle scuole di Mariupol occupata, ha dichiarato il consigliere del
sindaco Petro Andryushchenko. «L’obiettivo principale – ha detto – è la
deucrainizzazione e la preparazione per l’anno scolastico secondo il
programma russo. Ai bambini verrà insegnato per tutta l’estate la lingua
e la letteratura russa, storia e matematica russa in russo».
08.44 – Kiev: 240 bambini uccisi e 436 feriti da inizio guerra
Sono
240 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del
Paese. 436 i feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale
ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra
nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv. I bombardamenti di
città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe – aggiunge la
nota – hanno danneggiato 1.883 istituzioni educative, 178 delle quali
sono andate completamente distrutte.
08.41 – Ministro tedesco: “È importante che l’Ue resti unita”
«È
importante che l’Europa resti unita e che tutti gli Stati si sforzino
per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia, anche l’Ungheria». Lo
ha detto il ministro tedesco dell’Economia e del Clima, Robert Habeck,
al suo arrivo al G7 Energia a Berlino. «Il problema è che gli Stati
hanno diverse situazioni di approvvigionamento» e la
«preoccupazione» della dipendenza di alcuni Paesi è sfida «rilevante e
reale». «So che si parla intensamente in questi giorni della questione.
Credo che il prossimo consiglio europeo sarà il corridoio in cui si
potrebbe raggiungere l’accordo o si deciderà di intraprendere altre
strade».
08.30 – Filo-russi: nel Donbass 8mila prigionieri ucraini
Sono
circa 8.000 i prigionieri di guerra ucraini detenuti nelle
autoproclamate repubbliche popolari filo-russe di Lugansk e Donetsk. Lo
ha riferito un funzionario filo-russo citato dalla Tass. «Ci sono molti
prigionieri. Certo, ce ne sono di più sul territorio della Repubblica
popolare di Donetsk, ma anche noi ne abbiamo abbastanza e ora il numero
totale è di circa 8.000. Centinaia se ne aggiungono ogni giorno», ha
affermato il funzionario.
08.18 Kiev: massicci bombardamenti russi sulla città di Slavyansk
L’offensiva
dell’esercito russo con massicci bombardamenti è ripresa sulla città
orientale di Slavyansk, riferisce lo Stato maggiore ucraino su Facebook,
riportato da Ukrinform. «Nella direzione di Donetsk, gli attacchi delle
truppe russe sono concentrati sulla presa del pieno controllo di Lyman e
sul miglioramento della strategia vicino a Severodonetsk e Avdiivka. Il
nemico… ha usato artiglieria e aerei da combattimento nelle posizioni
delle nostre unità e nelle infrastrutture civili della regione», si
legge nel rapporto del mattino.
07.57 – Serhiy Dvornik: la Russia sta portando i bambini ucraini nel suo territorio per distruggere la nazione ucraina
La
Russia sta portando i bambini ucraini nel suo territorio per
distruggere la nazione ucraina. È la denuncia rilanciata da Serhiy
Dvornik, consigliere della Missione permanente dell’Ucraina presso le
Nazioni Unite, durante un dibattito aperto al Consiglio di sicurezza
sulla protezione dei civili in situazioni di conflitto. «Il rapimento di
almeno 230.000 bambini ucraini, tra 1,4 milioni di cittadini ucraini
deportati con la forza in Russia, è un crimine volto a distruggere la
nostra nazione privandola delle sue giovani generazioni, che è una
moderna manifestazione del colonialismo», ha detto all’agenzia
Ukrinform.
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