Covid, le ultime notizie di oggi dall’Italia e dal mondo |Focolaio in Corea del Nord, 18 mila casi confermati. Seul offre vaccini e attrezzature a Pyongyang

di Silvia Turin

Le ultime notizie sulla pandemia di venerdì 13 maggio

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• Sono 39.317 i nuovi casi di Covid in Italia (qui il bollettino). Sale così ad almeno 16.954.784il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 dall’inizio dell’epidemia. I decessi registrati ieri sono 130, per un totale di 164.976 vittime da febbraio 2020.
• Due anni dopo l’infezione da Covid-19, la metà dei pazienti che all’epoca vennero ricoverati in ospedale presenta ancora almeno un sintomo. Lo suggerisce uno studio appena pubblicato su «The Lancet Respiratory Medicine» che ha seguito i pazienti dall’inizio della pandemia e rappresenta dunque la ricerca con il più lungo follow up finora pubblicata.
• La Corea del Nord ha imposto un lockdown per controllare il suo primo focolaio di Covid riconosciuto dopo che, per più di due anni, il Paese aveva dichiarato di essere riuscito a tenere il virus fuori dai suoi confini.

Ore 09:08 – Iss, indice Rt stabile a 0,96

L’ indice Rt stabile a 0,96, l’incidenza cala da 559 a 458 casi su 100mila, in calo occupazione intensive e ricoveri: sono gli ultimi dati del monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità. Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 12 maggio) rispetto al 3,7% della settimana precedente (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 5 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 12,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 12 maggio) contro il 14,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 5 maggio) della precedente rilevazione. Nessuna regione a rischio alto.

Ore 08:42 – Il rischio incubo per la Corea del Nord: 18 mila casi confermati

Oltre 18.000 casi di Covid-19 sono stati confermati in Corea del Nord, secondo quanto riferito dall’agenzia nordcoreana Yonhap citando l’organo di stampa ufficiale KCNA di Pyongyang. Secondo un rapporto, sarebbero 6 i morti a causa del virus. Ieri il Paese ha rilevato il suo primo caso della variante BA.2 Omicron, nota anche come stealth Omicron. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha convocato una riunione dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori al potere e ha ordinato un lockdown a livello nazionale: è scattato il sistema di massima prevenzione dell’emergenza epidemica in Corea del Nord. Insieme all’Eritrea, la Corea del Nord è uno degli unici due paesi che non hanno avviato una campagna di vaccinazione contro il COVID-19, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il programma globale COVAX di condivisione del vaccino contro il COVID-19 ha ridotto il numero di dosi assegnate al Paese, sotto sanzioni per il suo programma nucleare, e Pyongyang ha anche rifiutato le offerte di vaccini dalla Cina. Il leader Kim Jong Un sarebbe stato vaccinato nel luglio 2021, ma non ci sono conferme. E su gli stessi casi testati (350 mila) non tornano i conti rispetto alla capacità di tamponi manifestata dal Paese. Alla fine di marzo, solo 64.207 dei 25 milioni di persone erano state testate per COVID e tutti i risultati erano negativi, mostrano gli ultimi dati dell’OMS. Non è nemmeno chiaro se la Corea del Nord abbia imposto la mascherina dall’inizio della pandemia: sono stati visti cittadini indossarle, ma anche partecipare a eventi politici importanti, che hanno mobilitato decine di migliaia di persone, senza alcuna protezione.

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