Valerij Gerasimov e il viaggio in Ucraina: l’attacco «fallito» al generale e i rischi corsi dai russi

di Andrea Marinelli e Guido Olimpio

Le voci dicono che il capo dello Stato maggiore russo Gerasimov è rimasto ferito, poi dall’intelligence Usa arriva la notizia: è scampato per poco all’attacco di Izjum ed è ripartito per Belgorod dopo aver visitato postazioni in prima linea in Ucraina nel tentativo di rinvigorire l’offensiva delle forze di Mosca

desc img
Il capo di Stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov, stringe la mano al presidente Putin: alle loro spalle, il ministro della Difesa Sergei Shoigu (foto Epa)

La Scuola numero 12 di Izjum, nell’Ucraina orientale, è da tempo la sede del comando della Seconda armata russa, uno dei bracci della forza d’invasione. È un edificio a forma di C, con a fianco un’altra palazzina, ci sono un cortile, una zona alberata, altre strutture. L’intelligence ucraina l’ha messa sotto sorveglianza, ed è possibile che gli alleati abbiamo contribuito con i dati raccolti attraverso le molte piattaforme spionistiche mobilitate: la Cia informerebbe gli ucraini sulla posizione esatta delle unità russe e questo, sostengono alcuni analisti, spiegherebbe perché durante la guerra è morto un numero particolarmente elevato di ufficiali e generali di Mosca. L’uso da parte di Mosca ha tramutato quindi la scuola in un target di alto valore. E la resistenza, come ha fatto spesso in questi due mesi, ha tentato il colpo chirurgico centrando il bersaglio: decine le vittime, tra queste forse il generale Andrei Simonov, responsabile della guerra elettronica, la componente che deve «confondere» il nemico e fare da schermo. Invece, se la storia emersa in queste ore è vera, lo scudo non è bastato.

È un rovescio che poteva però portare a conseguenze ancora peggiori. Il New York Times ha scritto che la base era appena stata visitata dal capo di Stato maggiore russo Valerij Gerasimov, arrivato nella regione per fare un punto sull’offensiva: la sua presenza in questo lembo d’Ucraina ha contribuito a diffondere le voci di un suo ferimento. Versione capovolta da una seconda: il generale, dicono gli americani, è stato per alcuni giorni nel Donbass e sabato si trovava nella scuola-caserma di Izyum, ma è poi ripartito alla volta di Belgorod, cittadina russa dall’altra parte del confine. Lo testimoniavano i voli di elicotteri – due Mi 8 da trasporto e tre Ka 25 d’attacco — come la presenza di ben tre jet passeggeri Tupolev 154 per il trasporto delle personalità: l’RF 85136 della Guardia, RF 85042 e RA 85426 della Difesa. Dettagli rilanciati su Twitter da un blogger russo.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.